Casa (IpF) risponde a Salvini: “L’appello in classe inizia con il cognome e gli elenchi sono in ordine alfabetico”

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La parlamentare Vittoria Casa, di Insieme per il Futuro, commenta le parole del leder della Lega Matteo Salvini sulla scuola.

L’inizio della campagna elettorale, il caldo e i brindisi estivi non aiutano certo la lucidità. Così Salvini, durante una Festa della Lega, si dice stupito che gli appelli scolastici non prevedano la chiama per nome: “Elena”, “Giorgio”, “Riccardo”, “Antonella”. E in un momento d’estrema fantasia, chiama in causa nientemeno che “l’ideologia gender“, scrive su Facebook l’ex deputata del M5S.

Che Salvini non avesse alcun tipo di ricordo del tempo passato a scuola lo si era già intuito in altre circostanze. Da parte mia, lo tranquillizzerei: è così da sempre. L’appello inizia con il cognome e gli elenchi delle classi sono tutti per ordine alfabetico. Tanto più che i nomi propri ricorrono e si rischierebbe di fare enorme confusione“, continua Vittoria Casa che conclude: “La scuola sarebbe meravigliosa se gli adulti ne avessero memoria. In particolare i politici, quelli che si candidano a governare il Paese“.

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