Carta docente, tutti sicuri nel dire che va pure ai precari, a Trieste 3.000 euro al supplente che ha fatto ricorso con Anief

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La norma sull’esclusione dei supplenti dalla Carta del docente è stata superata dai tribunali: lo dice, senza mezzi termini, il giudice del lavoro di Trieste che ha assegnato 3.000 euro ad un insegnante per i sei anni di precariato svolti senza ricevere il bonus per l’aggiornamento e che aveva presentato ricorso attraverso i legali del sindacato Anief.

Nella sentenza viene scritto che “il Consiglio di Stato ha annullato il d.P.C.M. n. 32313 del 25 settembre 2015, la nota applicativa del M.I.U.R. n. 15219 del 15 ottobre 2015, stante il contrasto di tali atti impugnati con il dettato degli artt. 3, 35 e 97 Cost., nella parte in cui si escludono i docenti non di ruolo dal beneficio per cui è causa”. Inoltre, viene ribadito quanto espresso il 27 ottobre scorso dalla Cassazione, che ha esteso la Carta per l’aggiornamento professionale anche a chi ha svolto o svolgerà una supplenza annuale fino al 30 giugno, perché non vi è “alcuna distinzione fra personale di ruolo e personale non di ruolo”.

Il giudice del tribunale triestino ha anche ricordato che sempre la Sezione VII del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842, nel 2022 ha fatto osservare che ““è evidente la non conformità ai canoni di buona amministrazione di un sistema che, ponendo un obbligo di formazione a carico di una sola parte del personale docente (e dandogli gli strumenti per ottemperarvi), continua nondimeno a servirsi, per la fornitura del servizio scolastico, anche di un’altra aliquota di personale docente, la quale è tuttavia programmaticamente esclusa dalla formazione e dagli strumenti di ausilio per conseguirla”. Il giudice, inoltre, ha fatto riferimento al parere favorevole della Corte di giustizia europea, che con un’Ordinanza esemplare nel 2022 ha “bacchettato” pesantemente gli Stati membri che attuano discriminazione verso i precari anche sul fronte della formazione.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “l’intera somma della Carta del docente è stata recuperata già da circa 15.000 insegnanti, ultimamente anche con gli interessi legali. Ora che anche la  Corte di Cassazione si è espressa, estendendo il bonus da 550 euro a chi ha sottoscritto contratto fino al 30 giugno, ci aspettiamo una revisione della norma, che superi la Legge 103 del 10 agosto 2023 con la quale il Governo ha concesso la card solo ai supplenti annuali con contratto in scadenza il 31 agosto 2024. È chiaro che si tratta di un’apertura importante, ma minima. A tutti coloro che hanno svolto almeno 150 giorni di supplenza annuale consigliamo vivamente di fare ricorso gratuito con Anief per recuperare la Carta del docente”.

LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI TRIESTE

Il Tribunale di Trieste, definitivamente pronunciando:

– accerta il diritto della ricorrente ad ottenere la carta docente per gli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, per l’importo di euro 500,00 annui e condanna parte resistente a mettere a disposizione della ricorrente detta carta docente (o altro equipollente) per poterne fruire nel rispetto dei vincoli di legge;

– condanna parte resistente al pagamento delle spese di lite, liquidate in complessivi € 1.030,00, oltre spese generali 15% e accessori di legge, con distrazione in favore dei difensori di parte ricorrente, antistatari.

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