Carta docente: no bonus 500 euro al personale educativo

WhatsApp
Telegram

comunicato – Apprendiamo da un comunicato di fonti sindacali che il Consiglio di Stato il 9 maggio si è pronunciato negativamente circa la possibilità del personale educativo di convitti e educandati di poter fruire della card docente per l’aggiornamento

adducendo che esso “non ha titolo per invocare il riconoscimento in proprio favore della carta del docente, in quanto non è richiesto ad essi (…) l’obbligo di formazione aggiuntivo rispetto al PTOF” che invece sarebbe previsto solo per i docenti in base al comma 121 della L.107/2015.”
Mentre le OoSs si incontrano per valutare “quali ulteriori iniziative sarà possibile intraprendere a tutela del personale educativo” vogliamo qui sottolineare che questa sentenza, nata già scritta, segna PER TUTTI I LAVORATORI DELLA SCUOLA la fine della politica dei bonus, la quale proprio in quanto tale invece viene totalmente sconfessata dal CdS, che la dimostra inadeguata a rispondere ai bisogni formativi del personale. Una sentenza per altro palesemente discriminante e che contraddice il quadro normativo, se si considera che finanche alla luce dell’ultimo rinnovo contrattuale, il personale educativo è docente a tutti gli effetti.
Una sentenza che sancisce cioè il solo inquadramento economico al pari dei docenti, tesi dell’appellante, senza riportare a supporto alcun riferimento normativo. Del resto se la Carta docente fosse utile per aggiornarsi, allora sarebbe dovuta a tutti i lavoratori della scuola. Riteniamo invece che sarebbe di gran lunga preferibile eliminare tutte queste “elemosine” della scuola renziana, da queste incrementando invece gli stipendi dei lavoratori della scuola. Denunciamo pertanto l’ingiusto trattamento e chiediamo la cancellazione del bonus, con l’inserimento dei relativi proventi per tutti nello stipendio tabellare anche ai fini pensionistici.
Chiediamo quindi che Miur e sindacati prendano atto che la stagione politica dei bonus è finita.
Molti sindacati infatti, continuano a sostenere la necessità di cancellarli ed erogarne il contenuto in busta paga per tutti, docenti inclusi.
E quindi, anche alla luce di tale sentenza che ben gravi risvolti rischia di avere in termini di ricadute sul profilo professionale educativo (ove non vi fosse un immediato intervento normativo correttivo attraverso quella riforma organica di rinnovo e rilancio per le istituzioni educative che da tempo chiediamo e proponiamo su questo e sugli altri problemi che affliggono la categoria e tutto il settore educativo) , protestiamo pertanto fermamente contro la mancata cancellazione dei bonus con conseguente mancato aumento stipendiale per tutti, docenti inclusi.
Ricordiamo infine a tutti che tra FIS, BONUS MERITO, CARTA DOCENTI, ci sarebbero CIRCA UN MILIARDO DA METTERE SUGLI STIPENDI DI ATA, EDUCATORI E DOCENTI, che significa circa 1000 euro lordi in più all’anno, finanche pensionabili.
Nessuna disfatta, nessuna resa. Come educatori infatti, non intendiamo stare al contenuto della sentenza, e nemmeno a comunicati riduttivi, pertanto ad essa reagiremo in vari modi, mobilitandoci e promuovendo e organizzando azioni legali e azione politico sindacale.
No alle mance, ma reddito utile anche a fini pensionistici: abolizione bonus e aumento, con quella cifra, dello stipendio tabellare.
Stop ai bonus, dateceli in busta paga!
Più stipendio per tutti e meno bonus.
Stipendi più alti per tutti!
Per il gruppo nazionale degli educatori
GLI AMMINISTRATORI, EDUCATORI :
Vittorio Balestrieri, RSU GILDA CONVITTO NAZ. NAPOLI
Salvatore Cosentino, RSU UIL EDUCANDATO  FIRENZE
Giacomo Corbisiero, CONVITTO ANNESSO I.T.A.S. “Tosi” Codogno (LO)
Antonio D’Auria, RSU SGB CONVITTO NAZ. PRATO
Paolo Di Iorio, CONVITTO ANNESSO Ipssar E. Mattei Vieste (FG)
Maddalena Lo Fiego, TA COBAS CONVITTO ANNESSO Ipsaaabi De Franceschi-Pacinotti PISTOIA
Duilio Paradiso, referente CUB Torino settore convitti, CONVITTO NAZ. TORINO
Luca Paradiso RSU CGIL CONVITTO NAZ. ROMA
Lavinia Stornaiuolo, CONVITTO NAZ. PARMA
Silvio Viglione, RSU SGB CONVITTO NAZ. CORREGGIO

WhatsApp
Telegram

Nuovo concorso PNRR2. Il bando è imminente. Concentrati sui nuovi obiettivi, preparati con Eurosofia