Carta docente, altra vittoria Anief: “Tribunale di Rovigo condanna Ministero al pagamento di 2.500 euro a un supplente”

Altra sentenza Carta docente altra vittoria Anief: questa volta è il tribunale di Rovigo a far rispettare il diritto di un supplente – difeso dai legali della rete del sindacato rappresentativo Giovanni Rinaldi, Walter Miceli, Nicola Zampieri, Fabio Ganci, Denis Rosa E Maria Maniscalco – e a far assegnare la “Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024 e condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente l’importo complessivo di € 2.500,00 tramite il sistema della Carta elettronica, oltre interessi legali ovvero rivalutazione monetaria dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione”.
Inoltre, “condanna il Ministero convenuto a rifondere alla parte ricorrente – e per lei ai procuratori costituiti, che si sono dichiarati antistatari – le spese di lite, che liquida in € 1.444,00 per compenso di avvocato, oltre IVA e CPA come per legge, spese generali al 15% e spese esenti per € 49,00”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “ancora una volta l’espressione della Corte di Giustizia Europea sulla Carta del docente da assegnare anche ai precari prevale su qualsiasi interpretazione contraria. Consigliamo a tutti i precari ed ex precari di presentare ricorso gratuito con Anief, così da recuperare fino a 3.500 euro più gli interessi maturati: l’importante è che abbiano svolto almeno 5 mesi di supplenze, anche non continuative, per anno scolastico e fare a attenzione a non superare cinque anni dalla stipula del sottoscritto contratto di lavoro a termine”.
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