Carta docente ai precari, il Governo s’impegna a trovare nuovi finanziamenti. Anief: si apre uno spiraglio?

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Finalmente, otto anni dopo l’approvazione della Legge 107 che ha istituito il bonus di 500 dell’aggiornamento per il solo personale docente di ruolo, è di queste ore il sì del Governo alla richiesta di impegno sulla mozione Boschi ed altri alla Camera dei Deputati – la n. 1-00112, limitatamente al 4° capoverso del dispositivo, lettera f), – che allarga l’assegnazione della somma annuale anche al personale non necessariamente di ruolo.

Qualora l’orientamento si trasformasse in legge, come denunciato chiesto dall’Anief, in audizione, già in fase di approvazione della norma, si andrebbe a dare seguito anche all’importante sentenza della Corte di giustizia europea ottenuta dall’avvocatura Anief, oltre all’incessante attività dei legali che operano per l’Anief nei Tribunali amministrativi e del lavoro, oltre che della stessa Corte di Giustizia europea.

 

“Attualmente – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sono più di duemila le sentenze ottenute dall’avvocatura Anief, su oltre altri ottomila ricorsi in corso di deposito, che assegnano la carta del docente al personale docente precario e al personale educativo, anche per gli anni di servizio precedenti a partire dal 2016. In attesa dell’evoluzione della vicenda nelle aule parlamentari, il giovane sindacato consiglia vivamente di presentare – anche in modalità collettiva – il ricorso gratuito in Tribunale Anief così da vedersi assegnare i 500 euro annuali negati”.

 

Nella mozione Boschi, approvata il 26 aprile, il Governo si impegna “ad adottare le iniziative di competenza volte a prevedere nei prossimi provvedimenti legislativi utili: […] che siano adottate iniziative per assicurare l’erogazione della carta del docente nella misura sufficiente a dare attuazione alle indicazioni della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea”.

 

IL RICORSO

Anief mette a disposizione di tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado precari dal 2016 la possibilità di presentare ricorso con gli esperti legali che operano per Anief , al fine di chiedere l’assegnazione dei 500 euro annui prevista dalla Carta del docente: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma, fino a 3.500 euro netti. È possibile visionare la video guida, la scheda rilevazione dati e la modalità di adesione all’impugnazione per chi non vuole sottostare all’illegittima sottrazione della card ai supplenti.

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