Carta docente 500 euro, verso il taglio della cifra a 415? Oggi il responso. Le ultime notizie

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Verosimilmente sarà dato oggi il responso sul possibile taglio alla Carta del Docente. Nel pomeriggio, alle 16:00, ci sarà l’incontro tra il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e le forze sindacali. Tra gli argomenti, probabilmente, anche il destino della Carta valida per l’aggiornamento professionale degli insegnanti. 

Come abbiamo scritto ai primi di settembre, a meno di un intervento da parte del legislatore, l’importo della Carta del Docente subirà una riduzione, scendendo a circa 415 euro, secondo le ultime indiscrezioni giornalistiche.

La decisione di ridurre l’importo è parte di una strategia più ampia, prevista dalla riforma del reclutamento approvata nel 2022 dal Parlamento su impulso del governo Draghi, che prevede ulteriori tagli progressivi fino a raggiungere i 400 euro entro il 2027. Il risparmio derivante da queste riduzioni sarà destinato a finanziare nuovi corsi di formazione, inclusi i percorsi abilitanti, che mirano a migliorare la preparazione professionale degli insegnanti.

Nonostante le modifiche all’importo, la Carta manterrà la sua funzione originaria. Gli insegnanti potranno continuare a utilizzare il contributo per l’acquisto di libri, corsi di formazione, biglietti per eventi culturali come teatro e cinema, e per l’ingresso nei musei.

Oltre 3 miliardi di euro dal 2016 a oggi

Come segnalano più report, dal 2016 a oggi, l’investimento in Enti e corsi accreditati si è fermato al 3,08%. I fondi destinati al Piano per la formazione dei docenti, rappresenta lo 0,3% delle risorse. Investimenti altrettanto esigui si registrano per i corsi finalizzati al conseguimento della laurea (0,44%), per i corsi post laurea e master (1,60%) e per le certificazioni (0,11%). L’accesso a mostre (0,86%), musei e teatri (1,48%) e cinema (0,5%) è risultato marginale, sebbene in molti casi l’ingresso per i docenti sia gratuito. La maggior parte delle risorse è stata destinata all’acquisto di libri e testi (23,84%) e, soprattutto, di hardware (67,76%).

Docenti in attesa

La Carta del Docente ha sempre avuto una scadenza per l’attivazione fissata entro il 27 settembre, ma con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, ci troviamo all’8 ottobre senza poter accedere alla piattaforma dedicata. È importante ricordare che, negli anni precedenti, la Carta è stata attivata in date diverse: nel 2021/2022 il 21 settembre e nel 2022/2023 il 27 settembre. Quest’anno, per la prima volta dalla sua introduzione, il bonus docenti da 500 euro sarà attivato nel mese di ottobre.

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Bonus 500 euro: la normativa non lo prevede per i supplenti al 31 agosto 2025

A differenza dello scorso anno scolastico, quando il decreto Infrazioni ha permesso l’accredito dei 500 euro anche ai docenti con supplenza al 31 agosto 2024, per il 2024/25 non c’è una analoga normativa.

Bonus ottenuto con sentenza

Diverso invece il percorso che interessa i docenti che ottengono l’attribuzione del bonus con sentenza.

  1. Nel caso in cui il provvedimento giurisdizionale oggetto di esecuzione condanni l’Amministrazione all’adempimento in forma specifica, consistente nell’accredito diretto della somma riconosciuta in sentenza sulla Carta elettronica del docente interessato, la relativa istanza dovrà essere inoltrata direttamente alla Direzione Generale competente del superiore Ministero dell’Istruzione e del Merito.
  2. Laddove, invece, il provvedimento giurisdizionale oggetto di esecuzione condanni l’Amministrazione al risarcimento per equivalente (ad esempio, ove il docente interessato sia fuoriuscito dal sistema delle docenze scolastiche, per cessazione dal servizio di ruolo o per cancellazione dalle graduatorie per le supplenze, etc.), la relativa sentenza dovrà essere trasmessa a questa Direzione Generale affinché ne curi, per il tramite degli Ambiti territorialmente competenti, la relativa esecuzione.

A cosa serve la carta del docente

La carta può essere utilizzata per l’acquisto di:

  • libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
    hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).

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