Carta del docente, va anche ai precari che svolgono “servizio temporaneo fino al termine delle attività didattiche”. Anief: 2.000 euro dal Tribunale di Vicenza a una supplente

Sulla Carta del docente ai precari le sentenze dei tribunali stanno producendo ulteriori certezze: va assegnata di sicuro ai supplenti annuali. A ricordarlo è anche quello di Vicenza, che ha accordato 2.000 euro, più gli interessi previsti per legge, ad una insegnante precaria che dal 2019 al 2023 ha svolto una supplenza annuale e per tre volte del “servizio temporaneo fino al termine delle attività didattiche”.
Secondo il giudice del lavoro, “i principi” affermati nelle precedenti sentenze devono oggi “essere integrati e rivisitati alla luce della recente pronuncia resa dalla Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 363-bis cpc” con la quale si è tra le altre cose stabilito che “la Carta Docente di cui all’art. 1, comma 121, L. 107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi dell’art. 4, comma 1, L. n. 124 del 1999 o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi dell’art. 4, comma secondo, della L. n. 124 del 1999”.
“Si allarga sempre più – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – la tipologia di supplenze che danno accesso alla Carta del docente da 500 euro annui: determinante, in questo senso, è stata certamente la sentenza dell’ottobre 2023 della Suprema Corte di Cassazione, che aperto in modo chiarissimo alla formazione in servizio anche agli insegnanti non di ruolo. Come del resto avevano fatto il Consiglio di Stato e la Corte di Giustizia europea. Questo significa che fino a quando non vi sarà una modifica della norma è chiaro che ai precari o ex precari conviene produrre ricorso gratuito con Anief al giudice del lavoro, anche per non cadere in prescrizione”.
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI VICENZA: LE CONCLUSIONI
PQM
Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita,
così provvede:
condanna il Ministero resistente a costituire in favore della parte ricorrente XXXX XXXX, con le modalità e le funzionalità di cui agli artt. 2, 5, 6 e 8 del DPCM 28 novembre 2016 (GU n. 281 del 1-12-2016), la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’art. 1, co. 121, Legge 107/2015, con accredito/assegnazione sulla detta Carta della somma di € 2.000,00, da spendersi non oltre il 24° mese decorrente dalla data di costituzione della Carta stessa, con maggiorazione di interessi come per legge o rivalutazione monetaria su base Istat con la decorrenza di cui alla parte motiva della presente sentenza fino al saldo;
1) condanna il Ministero alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente a tale titolo liquidando la complessiva somma di € 600,00, oltre ad € 49,00 per spese, con maggiorazione di spese generali ed accessori di legge (iva e cpa), con distrazione della somma in favore dei difensori dichiaratisi antistatari.
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