Carta del docente, mezzo milione di precari potrebbero fare ricorso e vincerlo: a Treviso 2.500 euro recuperati grazie ai legali Anief. Il Presidente Pacifico ai supplenti indecisi: non tentennate, l’attesa è controproducente

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Ai precari va destinata “la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, con le medesime modalità con cui è stata attribuita ai docenti a tempo indeterminato”.

La conferma arriva dal Tribunale di Treviso nel dare piena ragione ai legali dell’Anief che hanno difeso un insegnante che ha svolto supplenze annuali tra il 2017 e il 2023, per un totale di 2.500 euro di risarcimento.

Nella sentenza, il giudice del lavoro ha fatto diretto riferimento alla Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, che “pronunciando in data 27.11.’231 sul rinvio pregiudiziale disposto dal Tribunale di Taranto con ordinanza del 24 aprile 2023, ha enunciato una serie di principi di diritto”: tra questi vi è anche l’allargamento del diritto di assegnazione della Carta del docente ai supplenti annuali con scadenza del contratto non solo fino al 31 agosto dell’anno seguente, ma anche al 30 giugno e pure fino al termine delle lezioni.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “stando così le cose, considerando anche anche i pareri positivi della Corte di Giustizia europea, con l’ordinanza della VI Sezione del 18 maggio 2022, e del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842/2022, considerando anche che spesso gli stessi docenti precari replicano le supplenze per diversi anni consecutivi, sono almeno mezzo milione gli interessati a recuperare tra 500 e 2.500 euro, compresi quelli che nel frattempo sono entrati di ruolo. Considerando che solo qualche decina di migliaia hanno presentato ricorso, ci rivolgiamo a quel 90% che ancora tentenna: sappiano che le possibilità di vedersi assegnare la somma illegittimamente negata, pari a 500 euro netti annui, sono estremamente elevate. È però assodato che attendere è controproducente, perché i periodi di supplenza svolti oltre i cinque anni vanno in prescrizione”, conclude il sindacalista Anief.

Chi non ha ancora deciso di presentare ricorso per recuperare gli ultimi 5 anni di supplenze, con enormi possibilità di vedersi assegnare il maltolto dal giudice, può ancora rivolgersi alle nostre strutture oppure ad aderire direttamente al ricorso Anief online.

LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI TREVISO

P.Q.M.

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Treviso, disattesa ogni altra domanda, eccezione e difesa, definitivamente pronunciando, così provvede:

• accerta e dichiara il diritto di parte ricorrente di usufruire del beneficio economico di Euro 500 annui per gli a.s. 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023 tramite la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente e, per l’effetto, condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente l’importo complessivo di Euro 2.500 tramite il sistema della Carta elettronica;

• respinge ogni diversa domanda;

• compensa per un mezzo le spese di lite e condanna parte resistente al pagamento, in favore della ricorrente, della residua metà, che si liquida in complessivi Euro 600,00=, oltre rimborso spese forfettarie nella misura del 15%, IVA e c.p.a. come per legge. Con distrazione a favore dei procuratori antistatari.

Treviso, 12.4.’24

IL GIUDICE DEL LAVORO

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