Carta del docente: il bonus di 500 euro potrebbe finire in busta paga e la lista dei beni acquistabili potrebbe essere ridotta

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Appena riattivata la piattaforma della carta del docente e già si pensa al prossimo anno. Evitato (per ora) il taglio che si era ipotizzato. D’altra parte non si trattava solo di ipotesi: la previsione della riduzione fino a circa 400 euro della carta destinata alla formazione dei docenti è contenuta nel dl 36/2022. Ma potrebbero esserci altre novità dal prossimo anno.

Il bonus potrebbe finire direttamente in busta paga. Secondo Il Giornale, che riporta fonti sindacali, il Ministero sarebbe già al lavoro per attuare la modifica e ne starebbe valutando contorni e costi.

Sforbiciata a parte dal dl 36/2022, il bonus finendo in busta paga subirebbe delle riduzioni perché soggetto a tasse. La richiesta del trasferimento del bonus in busta paga sarebbe arrivata, scrive Il Giornale, da una sigla sindacale.

Lista beni ridotta?

Altra possibile novità in arrivo potrebbe essere una lista di beni e servizi acquistabili ridotta. Secondo Italia Oggi ci sarà “una maggiore limitazione a hardware e software, e una minore spesa per i corsi di formazione”.

Da recenti dati statistici è emerso che i pc e i tablet rappresentano nettamente la spesa maggiore per i docenti.

Attualmente il bonus, destinato al personale docente di ruolo e al personale che ha avuto sentenza favorevole dopo ricorso, può essere utilizzato per l’acquisto di:

  • libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  • hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).

Non sono compresi smartphone, toner cartucce, stampanti, pennette USB, videocamere, fotocamere e videoproiettori.

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