Carta del docente, come spendono i soldi gli insegnanti: 220 milioni per pc e tablet, 30 per corsi di formazione. I dati

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Secondo i dati statistici riportati da Italia Oggi i docenti, con il bonus 500 euro della carta docenti, spendono nettamente di più per l’acquisto dei pc e tablet che per i corsi di formazione: 220 milioni su 368 sono stati spesi l’anno scorso per acquistare computer e simili. 30 milioni per corsi di formazione, laurea, master.

Buona parte delle risorse, circa 100 milioni, è stata spesa anche per cinema, teatro, musei, mostre, partite di calcio.

Come usare la carta docente

La carta può essere utilizzata dai docenti di ruolo o precari con sentenza favorevole per l’acquisto di:

  • libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  • hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015(Buona Scuola).

Carta docente verso la riduzione?

La riduzione della carta del docente è molto probabile per la previsione contenuta nel decreto legge 36/2022.

Una prima sforbiciata è prevista dal 2024 per la retribuzione del personale impegnato nelle attività di tutoraggio dei percorsi di abilitazione, così si legge all’articolo 44 del dl 36/2022: ““19 milioni di euro per l’anno 2024 e 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025, mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 123, della legge 13 luglio 2015 n. 107″.

Una seconda riduzione dovrebbe arrivare dal 2027 per finanziare il sistema di formazione incentivata: “Alla relativa copertura si provvede, per gli anni dal 2023 al 2026, mediante i fondi di cui alla Missione 4 – Componente 1 – Riforma 2.2 del PNRR e, a decorrere dall’anno 2027, mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 123, della legge 13 luglio 2015, n. 107“.

Non vi è comunque certezza sull’effettivo taglio. Oggi potrebbero arrivare notizie in merito dalla riunione prevista tra Sindacati e Ministro.

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