Carta del docente, Anief: la Corte di Giustizia non ha dubbi, va anche ai supplenti e non va in prescrizione. Anche ad Arezzo il giudice dà ragione ad un docente con plurimi contratti a termine

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Sulla Carta del docente da dare ai supplenti la Corte di Giustizia europea non ha alcun dubbio: va assegnata. Perché allora i giudici ordinari dell’Italia dovrebbero dire il contrario? La risposta è ovvia ed è per questo che il supplente che presenta ricorso con i legali dell’Anief porta casa i 500 euro annui negati ogni anno.

Così è accaduto due giorni fa pure ad Arezzo, dove il giudice del lavoro ha accertato il diritto di un insegnante con plurimi contratti a termine “ad usufruire del beneficio economico di € 500,00 annui tramite la Carta elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente”. Dopo avere spiegato che si tratta di una mancanza che non può andare in prescrizione, il Tribunale ha citato la sentenza della Corte di Giustizia UE n. 450/2022, spiegando che “un trattamento differenziato tra personale assunto a tempo indeterminato e a tempo determinato in relazione a un beneficio la cui ratio è principalmente incentrata nel favorire l’aggiornamento e la qualificazione delle competenze professionali, nell’ottica di garantire il diritto, ma anche il dovere, di formazione, non pare giustificabile alla CGUE”.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, rammenta che “il 20 per cento degli 8 mila ricorsi depositati dall’Anief sono stati esaminati dai giudici con esito positivo. È sempre più chiaro che ci troviamo davanti ad un buco normativo da sistemare. In attesa che il legislatore vi metta mano – c’è anche la recente mozione Boschi, approvata il 26 aprile dall’Aula della Camera che fa ben sperare – il consiglio dell’Anief per tutti i docenti precari dal 2016, come per il personale educativo, è quello di presentare ricorso gratuito in Tribunale per chiedere i 500 euro annuali negati, anche in modalità collettiva. Anche se nel frattempo sono diventati precari”.

 

L’Anief mette a disposizione di tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado precari dal 2016 la possibilità di presentare ricorso con gli esperti legali che operano per Anief , al fine di chiedere l’assegnazione dei 500 euro annui prevista dalla Carta del docente: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma, fino a 3.500 euro netti. È possibile visionare la video guida, la scheda rilevazione dati e la modalità di adesione all’impugnazione per chi non vuole sottostare all’illegittima sottrazione della card.

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