Carta del docente, Anief: il giudice assegna 1.000 euro ad un supplente che ha fatto ricorso “al fine di garantire la qualità dell’insegnamento fornito agli studenti”

WhatsApp
Telegram

“La P.A. si serve di personale docente non di ruolo per l’erogazione del servizio scolastico, deve curare la formazione anche di tale personale, al fine di garantire la qualità dell’insegnamento fornito agli studenti”: a scriverlo è stato il Consiglio di Stato, Sez. VII (n. 1842/2022), che ha preso posizione a favore dei precari che chiedevano di accedere alla Carta del docente e inviando anche un messaggio chiaro al legislatore della Buona Scuola, la riforma Renzi del 2015 con cui è stata introdotto l’obbligo dell’aggiornamento professionale nella scuola.

L’espressione del Consiglio di Stato, assieme a quelle dalla Corte di Giustizia europea, è presente in tutte le sentenze che stanno risarcendo i supplenti che hanno presentato ricorso: anche in quella emessa il 4 ottobre scorso dal Tribunale di Cosenza, sezione controversie sul Lavoro, con cui è stato accolto il ricorso di un insegnante, difeso dai legali Anief, che ha recuperato i 1.000 euro della card non assegnati negli anni scolastici 2021-22 e 2022-23.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “i pareri del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia europea sull’estensione del bonus annuale sono così rilevanti e non impugnabili che anche il governo Meloni si è dovuto adeguare, seppure inserendo tra i beneficiari solo i supplenti annuali con contratto in scadenza il 31 agosto 2023. Presentare e vincere il ricorso con Anief, per recuperare in questo modo le somme sottratte in modo illegittimo, rimane quindi un’occasione importante per tutti coloro che vogliono recuperare le somme passate e che ancora oggi non hanno diritto alla Carta del docente”.

Il sindacato Anief continua quindi a proporre i ricorsi per accedere con Anief al bonus docente: l’obiettivo è quello di recuperare 500 euro per ogni supplenza, anche per i contratti fino al 30 giugno, al termine delle lezioni o di durante ancora inferiore. Per maggiori informazioni o per aderire all’impugnativa Anief, in modalità singola o collettiva, basta collegarsi con la pagina internet predisposta dal sindacato rappresentativo.

WhatsApp
Telegram