Carta del docente, Anief: i precari possono recuperare i 500 euro annui per le supplenze svolte dal 2017 ad oggi ma devono stare attenti alla prescrizione: il sindacato invita a non temporeggiare

Sulla Carta del docente degli anni passati non conviene temporeggiare: il recupero dei 500 euro annuali, da parte dei precari, è limitato per legge agli ultimi 5 anni e per evitare di mandare in prescrizione l’anno scolastico 2017/2018 bisogna inviare la diffida entro il 30 giugno prossimo.
Lo segnala il sindacato Anief a migliaia di insegnanti supplenti dal 2017, anche a coloro che successivamente sono entrati di ruolo: chi di loro ancora non ha presentato ricorso con Anief per ottenere la Carta del docente farebbe bene a decidere in fretta, altrimenti quando lo faranno l’anno scolastico 2017/18 non sarà più recuperabile. E sarebbe un vero peccato, considerando che i giudici stanno progressivamente dando ragione ai legali che operano per il giovane sindacato, con sentenze che portano a recuperare fino a 3.500 euro a lavoratore.
“Se oltre 15 mila precari ci hanno dato mandato per ricorrere ij tribunale e quasi un terzo di loro ha già ottenuto la sentenza favorevole, significa che avevamo ragione su tutta la linea – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – . È vero, infatti, che i tribunali non possono che dare seguito a quanto espresso dalla Corte di Giustizia europea, con l’Ordinanza 450/22, e dal Consiglio di Stato, con la sentenza 1842 del 16 marzo 2022. Pure il governo ha dovuto cambiare rotta, allargando il pagamento della Carta del docente a tutti i supplenti con contratto in scadenza 31 agosto: non basta, ma è un primo passo in avanti. Nel frattempo, i ricorsi continuano a essere presentati per il risarcimento degli anni passati e anche da tutti coloro che hanno supplenze diverse da quelle fino al 31 agosto dell’anno successivo: le adesioni all’impugnativa Anief, in modalità singola o collettiva, si possono effettuare anche online”. Per chiedere il recupero della Carta del docente dal 2017 ad oggi cliccare qui.