Carta del docente, Anief: a Trani riconosciuti 1.500 euro ad un’insegnante che ha svolto tre supplenze annuali. Violati tre articoli della Costituzione, due del contratto di lavoro e la clausola 4 della direttiva UE 1999/70/CE
“Va dichiarato il diritto della parte ricorrente al riconoscimento del beneficio economico della cd. “Carta del docente” e, quindi, del relativo bonus di € 500,00 per ciascun anno scolastico con conseguente condanna del Ministero dell’Istruzione a riconoscere la c.d. Carte del docente per un valore pari a complessivi € 1.500,00 in favore della parte ricorrente”.
Recita così la sentenza del tribunale di Trani, che ha in questo modo accolto il ricorso presentato ad inizio agosto 2022 da una docente per avere “lavorato come docente a tempo determinato per diversi istituti scolastici negli AA.SS. 2019/2020, 2020/21 e 2021/22” senza mai ricevere la cosiddetta “Carta del docente riservata ai soli docenti di ruolo” per una chiara dimenticanza del legislatore. Secondo il giudice “il ricorso è fondato”, perché la disciplina normativa “è discriminatoria per contrasto con gli artt. 3, 35 e 97 della Costituzione e per violazione della clausola 4 della direttiva n. 1999/70/CE oltre a violazione degli articoli 63 e 64 del CCNL di categoria che prevedono la centralità della formazione del docente”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, comment la sentenza di Trani sostenendo che “la Costituzione italiane e la posizione Corte di Giustizia europea del maggio scorso non possono essere ribaltate: chi ha fatto supplenze annuali nella scuola dal 2016 farebbe bene a presentare ricorso con il sindacato al giudice del lavoro, così da recuperare i 500 euro annui dell’aggiornamento: possono farlo anche i docenti precari che hanno svolto servizio con orario ridotto e anche gli educatori, di ruolo e precari, su cui qualche settimana fa la Cassazione si è pronunciata in modo positivo. L’importante, per tutti, è non attendere troppo tempo, altrimenti si rischia di perdere una o più annualità”.
COME FARE RICORSO
Anief consiglia vivamente i docenti precari, dal 2016 in poi, a presentare ricorso per farsi assegnare i 500 euro annui della carta del docente: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma. È possibile visionare video guida, più modalità di adesione al ricorso e scheda rilevazione dati.