Carta del docente, Anief: a Rovigo 2mila euro a un insegnante. Solo 4 giorni di tempo per non perdere i 500 euro dell’anno scolastico 2017/18

Ancora un insegnante precario che si vede negare per anni la Carta del docente, presenta ricorso e recupera 2mila euro riconducibili a quattro supplenze annuali svolte tra il 2018 e il 2022. A decidere per l’assegnazione della somma al docente è stata la sezione Lavoro del tribunale di Rovigo sostenendo che “con recente decisione, il Consiglio di Stato (sentenza n. 1842/2022) ha annullato il D.P.C.M. n. 32313 del 2015, evidenziando come una interpretazione costituzionalmente orientata della L. n. 107/2015 impone di riconoscere il bonus di € 500,00 anche al personale assunto a tempo determinato, stante la contrarietà di detta esclusione rispetto ai precetti degli artt. 3, 35 e 97 Cost. e degli artt. 29, 63 e 64 del C.C.N.L. del 29/11/2007, secondo cui l’obbligo formativo grava anche sui docenti precari”.
Inoltre, ha ricordato sulla vicenda è intervenuta anche la Corte di giustizia dell’Unione Europea, che ha bocciato “la normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali”.
Si conferma dunque vincente la linea dei legali che operano per Anief, i quali sulla mancata assegnazione della carta annuale del docente all’insegnante precario ricorrente, avevano contestato “l’assegnazione della carta elettronica ai soli docenti a tempo indeterminato, per violazione delle clausole 4 e 6 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (recepito dalla dir. 99/70 del Consiglio dell’Unione Europea), degli artt. 14, 20 e 21 della CDFUE e delle altre disposizioni sopra richiamate”: una interpretazione che ha negato la possibilità ad un insegnante di “usufruire della “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente per gli anni scolastici 2018/19, 2019/20, 2020/21 e 2021/22”.
“La verità – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief – è che presentare ricorso con Anief per recuperare la Carta del docente comporta una percentuale altissima di possibilità di riuscita. Ma chi ha intenzione di farlo farebbe bene a decidersi entro pochi giorni, non oltre il 30 giugno prossimo, perché altrimenti l’anno scolastico 2017/18 non sarà più recuperabile: chi ha svolto, ad esempio, supplenze annuali da quell’anno fino ad oggi potrà recuperare la bellezza di 3mila euro. Il Consiglio dei ministri ha cercato di rimediare, ma la soluzione riguarda solo le supplenze di quest’anno fino al 31 agosto”. Chi volesse aderire all’impugnativa Anief, in modalità singola o collettiva, può cliccare qui.
LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA
Nella sentenza si legge che “il Tribunale di Rovigo, in composizione monocratica, in funzione di Giudice del Lavoro, definitivamente decidendo nella causa n. xxx/2023 promossa da XXXX XXXXX contro il MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO, in persona del ministro pro tempore, ogni diversa domanda, eccezione, difesa o istanza disattesa, così provvede:
1) Accerta e dichiara il diritto di parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di € 500 annui per gli anni scolastici dal 2018/19 al 2021/22 relativo alla Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente e condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente l’importo complessivo di € 2.000,00 tramite il sistema della Carta elettronica;
2) Condanna il Ministero convenuto a rifondere al ricorrente – e per lui ai procuratori costituiti, che si sono dichiarati antistatari- le spese di lite, che liquida in € 1.213,00 per compenso di avvocato, oltre IVA e CPA come per legge, spese generali al 15%”.