Carta del docente ai precari, Anief: il tribunale di Udine fa assegnare a un docente precario 2mila euro e condanna il Mim al pagamento delle spese di lite

WhatsApp
Telegram

Nuova vittoria per il giovane sindacato Anief: il tribunale di Udine (come si legge nella sentenza) fa assegnare a un docente precario (rappresentato e difeso dagli avv.ti Fortunato Niro, Walter Miceli, Fabio Ganci, Giovanni Rinaldi e Nicola Zampieri) – che ha prestato servizio negli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021 – la “Carta elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente” e per l’effetto condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito a erogare in favore della parte ricorrente, in relazione agli anni scolastici predetti, l’importo complessivo di € 2.000 tramite la “Carta elettronica del docente”, oltre accessori come per legge. Condanna il Ministero resistente a rifondere le spese di lite che liquida in € 1.030,00 per compensi, oltre a spese generali al 15%, IVA e Cassa come per legge, con distrazione in favore dei procuratori antistatari”.

Nella sentenza, il giudice fa riferimento non solo ai giudizi espressi dal Consiglio di Stato, con la pronuncia n. 1842 del 16.03.2022, e dalla Corte di giustizia europea, con un’Ordinanza esemplare dello stesso anno, tutti favorevoli all’estensione del bonus ai precari, ma anche alla legislazione vigente, che contraddice la Buona Scuola approvata dal governo Renzi nel 2015 con la Legge 107: nello specifico, il giudice cita “l’art. 282, d.lgs. n. 297 del 1994”, che “prevede il diritto ed il dovere di aggiornamento professionale del docente, senza distinguere se di ruolo o meno. Non diversamente, i diversi contratti collettivi di comparto riconoscono il diritto-dovere del personale docente alla partecipazione ad attività di formazione ed aggiornamento professionali (v. art. 28, C.C.N.L. 1995, artt. 63-64, C.C.N.L. 2007), e ciò senza alcuna distinzione fra personale di ruolo e personale non di ruolo”. Un orientamento, del resto, fornito anche il 27 ottobre scorso dalla Cassazione, che ha allargato l’assegnazione del bonus annuale da 500 euro per la formazione a tutti gli insegnanti con supplenza annuale fino al 30 giugno.

Marcello Pacifico, leader Anief, ricorda che “quella di presentare ricorso gratuito con Anief per recuperare la Carta del docente è una azione vincente che hanno già percorso 15 mila precari o ex supplenti, di ruolo o che hanno nel frattempo cambiato lavoro. Hanno tutti recuperato l’intera somma e in certi casi anche con gli interessi. Ora che anche la  Corte di Cassazione si è espressa, estendendo la Carta a chi stipula un contratto fino al 30 giugno, ci aspettiamo una revisione della norma, che vada oltre la Legge 103 del 10 agosto 2023 con la quale il Governo ha concesso la Carta del docente solamente supplenti annuali con scadenza contrattuale 31 agosto 2024. E per il passato? E per gli altri? Nulla. Noi non lo accettiamo e continuiamo a vincere in tribunale”.

WhatsApp
Telegram