Carriera degli insegnanti e scuola di alta formazione: entro il 2022 le riforme del Pnrr. BOZZA

Quasi un terzo di ‘milestone’ e target (154 su 520) indicati nel Pnrr richiedono l’approvazione di riforme. Tra queste, più di un terzo, 59 su 154, dovrà essere soddisfatto mediante l’approvazione di disposizioni legislative. E’ quanto prevede la bozza della prima relazione al Parlamento. Entro il 2022 le riforme sulla carriera degli insegnanti e la scuola di alta formazione prevista dal Piano.
In particolare, nel 2022 tra quelle che richiedono atti legislativi (23 su 66) e quelle che fanno riferimento ad atti normativi secondari, 43 su 66, con una notevole concentrazione nel secondo trimestre del 2022, ci sono: la riforma della carriera degli insegnanti (30 giugno 2022); la delega per la riforma del codice degli appalti pubblici (30 giugno 2022); l’istituzione di un sistema di formazione di qualità per le scuole (31dicembre 2022);
Il Pnrr, ricordiamo, prevede 134 investimenti (235 se si conteggiano i sub-investimenti) e 63 riforme, per un totale di 191,5 miliardi di euro. Di questi fondi, 68,9 miliardi sono contributi a fondo perduto e 122,6 miliardi sono prestiti.
A questi stanziamenti si aggiungono le risorse dei fondi europei React-Eu e del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc), per un totale di circa 235 miliardi di euro, che corrispondono al 14 per cento circa del prodotto interno lordo italiano.
Il Governo ha cominciato a mettere in atto il Piano nella seconda metà del 2021 e dovrà completarlo e rendicontarlo nella sua interezza entro la fine del 2026.
Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria
Uno dei punti che riguardano proprio la missione Istruzione e ricerca del Recovery plan, è quello relativo alla creazione di una Scuola di Alta Formazione dedicato personale scolastico, che vedrà l’obbligo della formazione per costruire un sistema di formazione di qualità in linea con un continuo sviluppo professionale e di carriera.
Ci sarà dunque l’istituzione di un organismo qualificato deputato alle linee di indirizzo della formazione del personale scolastico in linea con gli standard europei, alla selezione e al coordinamento delle iniziative formative, collegandole alle progressioni di carriera, come previsto nella riforma relativa al reclutamento.