Caro affitti, Littizzetto: “Lo studio è un diritto, ma se tutto quello che ci sta intorno ha costi altissimi, allora diventa un privilegio”

Sulla questione del caro affitti per gli studenti universitaria, a Che Tempo che fa, su Rai 3, interviene la comica Luciana Littizzetto.
Rispecchiando le parole dell’attrice, l’onere del caro affitti in Italia è una questione che tocca un nervo dolente. È un problema che affligge non solo gli studenti fuori sede, ma anche i giovani lavoratori in trasferta. Ormai, secondo Littizzetto, “costa meno dormire un mese in gondola che affittare una stanza a Milano”.
Le sue parole mettono in risalto una verità dura, quella del costante e imponente aumento degli affitti nelle città italiane. La questione è doppia: da una parte, la mancanza di una casa dignitosa che permetta di evitare di vivere in condizioni non ideali, come quella della muffa; dall’altra, l’alto costo degli affitti, che spesso si traduce in un pesante onere finanziario per le famiglie.
In città come Milano e Torino, dove ci sono importanti università e molte opportunità lavorative, gli affitti sono proibitivi per molti. Non tutti hanno la possibilità di fare il pendolare, soprattutto se provenienti da regioni lontane come la Calabria. E anche per chi potrebbe, l’università non è solo fatta di lezioni: è un luogo di relazioni umane, di rapporti e amicizie che si formano e durano tutta la vita.
Come adulti, dovremmo cercare di risolvere questi problemi, invece di rimpiangere i “nostri tempi”. In fondo, come Littizzetto ha sottolineato, nessuno vorrebbe tornare a un periodo in cui i dentisti toglievano gli incisivi senza anestesia. Eppure, sembra che stiamo permettendo che una situazione analogamente dolorosa continui per i nostri giovani.
Prima, la pandemia ha costretto gli studenti a rimanere in casa per due anni. Ora, con la ripresa delle attività, si trovano di fronte a un altro ostacolo: l’elevato costo delle tasse universitarie e degli affitti. Se studiare diventa un lusso che solo pochi possono permettersi, stiamo negando un diritto fondamentale e creando un futuro meno promettente per tutti.
Per Littizzetto, “ridurre il numero di studenti non farà che aumentare la disoccupazione e la diffusione dell’ignoranza nel paese”. E in un clima così, ci saranno sempre più persone che cercano di dimenticare le loro preoccupazioni con uno spritz, e sempre meno persone in grado di mantenere un livello di vita dignitoso,
“Il diritto di studiare non dovrebbe essere un privilegio. Dobbiamo cercare soluzioni per rendere gli affitti più accessibili, per permettere ai nostri giovani di concentrarsi sull’istruzione e sulle loro opportunità future, invece che preoccuparsi di come pagare l’affitto del mese prossimo. Solo così potremo sperare di arricchire il nostro paese, sia interiormente che materialmente”, conclude amara la comica.