Capri e Anacapri chiedono deroga a chiusura scuola: ragazzi vanno a piedi

La chiusura delle scuole in Campania non piace neanche ad alcuni sindaci di questa regione. Alle proteste già note di genitori, studenti e docenti si sono aggiunte quelle dei Primi cittadini di Capri ed Anacapri.
Hanno preso carta e penna e scritto al presidente, Vincenzo de Luca, per chiedere che nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado dell’Isola la didattica possa continuare in presenza.
Marino Lembo e Alessandro Scoppa, i due sindaci, hanno inviato una nota formale di deroga all’ordinanza regionale numero 79 del 15 ottobre con la quale sono state sospese le attività didattiche fino al 30 ottobre.
A sostegno della loro richiesta, i due Sindaci hanno fatto notare che “il territorio di Capri presenta delle peculiarità tali da renderlo differenze da altre zone e posti della Campania”.
La conformazione dell’Isola presenta agglomerati cittadini con caratteristiche differenti da quelle di altri comuni della Campania. Non a caso Lembo e Scoppa hanno sottolineato che “per la maggior parte dell’isola gli alunni si recano nei plessi scolastici addirittura a piedi e, quindi, non utilizzano i mezzi di trasporto i quali possono costituire luoghi di assembramento e di possibile contagio”.
Secondo Lembo e Scoppa “fino ad oggi sulla nostra isola le Amministrazioni hanno realizzato un progetto di piena collaborazione con la cittadinanza per la tutela della salute pubblica e per il massimo rispetto di tutte le misure e cautela per
evitare i contagi” e che “tutte le scuole si sono organizzate per il rispetto dei protocolli anti Covid e con la formazione del personale docente e Ata, nonché con la sensibilizzazione degli alunni, studenti e le loro famiglie”.