Caos supplenze, per Giannelli (ANP) la soluzione c’è: “Assunzione diretta da parte delle scuole come in Germania, Olanda e Finlandia”

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Il reclutamento dei docenti in Italia è un problema storico che non sembra trovare soluzione. Secondo Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, l’associazione nazionale presidi, in un’intervista a La Stampa, il sistema di reclutamento attuale è inefficace e porta a una alta percentuale di docenti precari.

Giannelli denuncia che un insegnante su quattro in Italia è precario, il che significa che non ha un contratto a tempo indeterminato e quindi non può garantire la continuità didattica.

Il presidente dell’Anp suggerisce di adottare il modello di assunzione diretta da parte delle scuole, come avviene in Germania, Inghilterra, Olanda, Belgio e Finlandia. In questi paesi, le scuole hanno la libertà di scegliere e assumere i docenti che ritengono più adatti alle loro esigenze. Giannelli sostiene che questo modello potrebbe funzionare anche in Italia, dove le scuole potrebbero segnalare i bisogni di supplenti e su quali cattedre agli Uffici Scolastici, che li cercherebbero attraverso inserzioni sui giornali.

Il modello finlandese, in particolare, è stato citato da Giannelli come un esempio di come il reclutamento dei docenti possa essere gestito in modo efficace. In Finlandia, l’assunzione è libera da parte del preside e lo stesso preside è assunto liberamente dal Comune. Il modello potrebbe essere adottato anche in Italia, dove le scuole potrebbero avere più autonomia nella scelta dei docenti.

Tuttavia, il cambiamento del sistema di reclutamento non sarà facile e richiederà una riflessione approfondita sulle esigenze delle scuole e dei docenti. Giannelli sostiene che la responsabilità non è del singolo ministro, ma di tutto il sistema educativo, che deve trovare una soluzione per garantire la continuità didattica e la qualità dell’istruzione.

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