Caos in Parlamento sulla riforma dell’Autonomia e sul premierato. Leghista prende a pugni pentastellato che cade a terra

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Una giornata di forte tensione ha caratterizzato i lavori di Camera e Senato il 12 giugno 2024. Alla Camera si è scatenata una rissa durante la discussione sull’Autonomia differenziata.

Il deputato M5S Leonardo Donno ha provato a consegnare una bandiera italiana al ministro Roberto Calderoli, venendo però espulso dal presidente Lorenzo Fontana. Alcuni parlamentari di destra si sono frapposti e, secondo Nicola Fratoianni, “il leghista Iezzi lo ha colpito con dei pugni ripetutamente sulla testa” facendo cadere a terra Donno, poi portato via dai paramedici in sedia a rotelle.

Sempre alla Camera c’è stata bagarre quando il deputato leghista Domenico Furgiuele ha fatto il gesto della Decima Mas rivolto alle opposizioni, venendo espulso dal presidente Fontana dopo aver verificato le immagini.

Forte tensione anche al Senato sul ddl sul premierato. È stato approvato l’articolo 5 che introduce l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, ma rinvia a una legge ordinaria le modalità, punto criticato dalle opposizioni. Il capogruppo dem Francesco Boccia ha invocato una pausa chiedendo più tempo per gli emendamenti, ma gli è stato negato.

A quel punto le opposizioni hanno abbandonato l’Aula in segno di protesta, esponendo cartelli con scritte come “imbavagliati” e citando le ultime parole di Giacomo Matteotti: “A me no”. Alla fine la maggioranza ha fissato il voto finale sul premierato per il 18 giugno, concedendo solo due ore extra alle opposizioni.

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