Canone Rai, novità 2024: importo scende a 70 euro. La scuola è esentata dal pagamento? Ecco cosa prevede la normativa
Il canone Rai, un’imposta obbligatoria annuale, si applica a chiunque possegga un apparecchio televisivo in Italia. Con la Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 19, della legge 30 dicembre 2023, n. 213), l’abbonamento per uso privato passa da 90 a 70 euro.
A formalizzare la novità è una circolare dell’Agenzia delle entrate, che distingue gli importi secondo se si tratta di rinnovi o nuovi abbonamenti. È tenuto a pagare il canone TV chiunque abbia un apparecchio televisivo in casa, una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia. Non va pagato sulla seconda casa. All’interno di una famiglia che risiede nella stessa abitazione, il canone deve essere pagato una sola volta.
L’Agenzia delle Entrate indica anche le varie casistiche per i nuovi abbonati, nel caso, per esempio, lo attivino da febbraio 2024 l’importo annuo scende a 65,75 euro, se da marzo a 60,15 e così via. Per le utenze residenziali di energia elettrica già attive, gli importi del canone saranno addebitati sulla bolletta della luce in dieci rate da 7 euro ciascuna.
Oltre che sulla bolletta elettrica, il canone può essere versato anche tramite addebito sulla pensione, purché il reddito familiare non sia superiore a 18mila euro. È necessario farne richiesta all’Inps entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento
Chi è esonerato dal pagamento del canone
Sono esonerati dal pagamento del canone gli over 75 con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8mila euro, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo. Se si ha diritto all’esonero, occorre fare richiesta compilando e inviando apposito modello di dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate. Se questa viene presentata entro il 31 gennaio, si ha l’esonero per l’intero anno 2024, mentre se viene presentata dal 1 febbraio al 30 giugno si ha l’esonero per il secondo semestre 2024.
E la scuola?
Le scuole di ogni grado e le università in Italia possono beneficiare di una licenza gratuita per l’utilizzo di apparecchi radiotelevisivi a fini esclusivamente didattici. L’esenzione, regolata dalla legge 2/12/1951 n. 1571 e art. 1 L. 28/12/1989 n. 421, richiede una specifica richiesta alla Rai. Inoltre, è essenziale che l’uso degli apparecchi sia strettamente didattico. In caso di modifiche come accorpamenti o cessazione di attività scolastiche, è fondamentale richiedere l’annullamento della licenza e comunicare la destinazione dell’apparecchio. Tale processo assicura la corretta gestione amministrativa delle licenze. Le scuole non statali, al contrario, sono soggette al pagamento di una tassa annuale, come specificato da Rai in una nota informativa. Gli importi attuali sono: 0,70 euro per apparecchi radio e 4,13 euro per televisori.
Rai Scuola
Rai Scuola, precedentemente noto come Rai Edu 1 e Rai Edu Lab, è un canale televisivo italiano gratuito, parte di Rai Cultura, dedicato alla formazione scolastica e alla didattica. Il canale, ribattezzato con il suo nome attuale dal 19 ottobre 2009, è una risorsa preziosa per l’educazione. Rai Scuola si rivolge principalmente agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, offrendo programmi in scienze, lingua inglese e educazione stradale. Rai Scuola è disponibile gratuitamente al canale 57 del digitale terrestre, rendendolo facilmente accessibile a studenti e insegnanti.