Cangini: “Scrivere a mano e leggere su carta rappresentano la cura più efficace contro i danni dell’abuso tecnologico tra i giovani”

“Scrivere a mano e leggere su carta rappresentano la cura più efficace contro i danni dell’abuso tecnologico tra i giovani”. È quanto ha dichiarato Andrea Cangini, Direttore dell’Osservatorio Carta Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi, presentando in Senato il corso pilota “Leggere per crescere: un libro contro il deterioramento digitale”.
L’iniziativa, organizzata con il Centro per il libro e la lettura, punta a formare gli insegnanti per contrastare le difficoltà cognitive degli studenti legate all’uso eccessivo di dispositivi digitali. Cangini, in una nota, ha sottolineato l’importanza di un intervento tempestivo per tutelare il futuro del Paese, precisando che non si tratta di demonizzare il digitale, ma di assumersi una responsabilità verso le nuove generazioni.
Dalle parole ai fatti: un progetto pilota per la formazione degli insegnanti
L’Osservatorio, dopo aver promosso studi e dibattiti sul tema, passa ora all’azione. Il progetto pilota si concentra sulla formazione degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, fornendo loro strumenti per affrontare le conseguenze dell’abuso di social media e promuovere i benefici di carta e penna. Un’iniziativa che nasce dalla consapevolezza dell’urgenza di intervenire per preservare le capacità cognitive dei più giovani.
Un impegno per il futuro del Paese, non una guerra al digitale
Cangini ha ribadito che l’obiettivo non è una “guerra al digitale”, ma una presa di coscienza collettiva sull’importanza di un uso consapevole della tecnologia. L’iniziativa rappresenta un’assunzione di responsabilità verso i giovani e il futuro del Paese, puntando a formare una generazione capace di gestire le sfide di un mondo sempre più digitalizzato, senza compromettere le proprie capacità cognitive.