Cangemi (PCI): “La scuola si avvia alla ripresa tra caos e ipocrisia”

“La scuola italiana si appresta all’inizio delle lezioni in un’atmosfera di grande incertezza e preoccupazione. Le buone parole e le rassicurazioni che il ministro Bianchi dispensa a piene mani servono a poco e, anzi, non possono che suscitare irritazione, tanto sono distanti dalla realtà”.
Lo ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale Scuola del PCI.
“Il quadro è chiaro le scelte del governo non permettono ancora una volta un inizio delle lezioni sereno e sicuro. Organici, precariato, spazi, trasporti, tracciamento, rapporti tra sistema scolastico e sistema sanitario su nessuno di questi problemi fondamentali si sono fatti passi avanti significativi“.
“E così scattano disposizioni ipocrite come quello del metro (flessibile) di distanziamento, così nessuno sa come effettuare i tanti controlli previsti. E soprattutto mentre si è straparlato di scuola d’estate, ancora una volta, non si garantirà la copertura di tutte le cattedre in autunno e forse fino a Natale“, prosegue.
Le campagne mediatiche passano, i problemi rimangono.
“Sappiamo cosa significa la situazione che si delinea: significa una scuola meno sicura, una scuola che colpisce il diritto allo studio dei ragazzi e delle ragazze più fragili, una scuola in cui aumentano fuori da ogni contrattazione i carichi di lavoro per docenti e personale ATA. Non intendiamo rassegnarci a questo devastante quadro che il governo ha preparato“. -ha concluso Cangemi.