Campania, preside: decisione scuole chiuse inaspettata, andavano potenziati trasporti

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“Nelle scuole, in tutte le scuole, da quella dell’infanzia alle superiori, sono state rispettate e messe in atto le misure necessarie a contenere il contagio. Il problema è fuori, il problema sono i trasporti che andavano potenziati”.

A dirlo Alessandra Formisano Carriero, dirigente scolastica di un Istituto superiore di Napoli.

La sua scuola è pronta a riprendere le lezioni con la didattica a distanza, a chiudere alle lezioni in presenza, almeno fino al 30 ottobre, come deciso dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

“Aveva annunciato le sue intenzioni di adottare misure stringenti – dice – ma non così da un giorno all’altro”. “La scuola in quanto tale, al di là della funzione educante, è un luogo che raccoglie una popolazione numericamente consistente – sottolinea – che può veicolare un contagio”. Ma, assicura Formisano Carriero, “tutte le scuole hanno seguito i protocolli previsti, alla lettera”. “Molti vengono da lontano, prendono i mezzi pubblici – afferma – Ora dobbiamo ripensare a un modello nuovo, che sia organizzativo, di lavoro per i docenti e per i collaboratori, per il personale Ata”. Un nuovo modello, “magari su tre fasce orarie, prevedendo anche una serale”.

“Sicuramente adotteremo misure per ridurre il lavoro in presenza, con un occhio di attenzione a chi viene da più lontano e arriva a scuola usando i mezzi pubblici – prosegue – Ma aspettiamo di leggere il testo dell’ordinanza, ad ora abbiamo solo le anticipazioni”. “Sono in contatto con altri colleghi dirigenti scolastici – aggiunge – ora occorre fare attenzione alle fasce più deboli dei nostri ragazzi, ai diversamente abili”.

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