Cambiare metodo di assegnazione dei collaboratori scolastici. Lettera

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Inviata da Rita Belluzzi – Gentile redazione, Leggo da più parti l’ansia, da parte del personale Covid, sul loro futuro lavorativo nel prossimo anno e tutti loro auspicano un miracolo, da parte del governo, per un decreto che li rimetta in pista nuovamente.

Invece io mi auguro di no e spiego il perché: il personale Covid, in primis i collaboratori scolastici, avrebbero dovuto essere una aggiunta per poter svolgere quelle attività aggiuntive che l’emergenza Covid ha messo in campo:

uscite differenziate
Pulizie più accurate
Teoricamente più sorveglianza per l’eliminazione delle classi pollaio (che non è stata fatta e mai verrà fatta)
Altro…

Purtroppo questo non è stato fatto e il personale Covid è stato usato per coprire posti vacanti; quindi, per esempio, se in un plesso, usando le tabelle che il ministero mette a disposizione per calcolare quanti CS andrebbero assegnati, risultavano 6 posti e mezzo, ma in realtà ci sono solo tre a tempo pieno e due part time, per i vari organi competenti l’arrivo dei due aiuto Covid fa quadrare i conti (questo è un esempio, purtroppo, reale) con l’aggiunta che questo personale se si assenta non può essere sostituito e al quale è stato dato obbligatoriamente un settore e non certo mansioni aggiuntive (disinfettare e pulire spazi in maniera più accurata dopo che noi abbiamo fatto le pulizie ordinarie, per esempio).

Auspico che si cambi proprio il metodo dell’assegnazione dei CS in primis: dovrebbero essere assegnati per plesso e non per I.C. perché la distribuzione che viene fatta non è mai corretta seguendo le reali esigenze

Il ministero dovrebbe tener anche conto dei vari demansionamenti del personale o dando un nr di ore reali in sostituzione oppure ricollocando questo personale in settori creati appositamente(collaborazione con la segreteria, sorveglianza aggiuntiva ecc…)

Così com’è stato usato il personale aiuto Covid avrà fatto risparmiare parecchio sul reale fabbisogno delle scuole non sostituendolo in caso di assenza, non riconoscendo nessuna intensificazione o eventuale straordinario (tanto è personale in più) e usandolo come jolly al posto del personale annuale che avrebbe dovuto esserci, a discapito di tutti, alunni in primis (altro che sanificazione o pulizie approfondite)

Mi auspico che il prossimo anno sia veramente all’insegna del bisogno scolastico e non incentrato sul denaro, che il luogo del lavoro diventi un posto dove recarsi volentieri e dignitosamente e non già con la stanchezza sulle spalle.

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