Cambiano sanzioni e valutazione comportamento, a breve i decreti. Attività solidali, funzione educativa delle sanzioni, rischio bocciatura. Ecco cosa sappiamo

I dati sul bullismo e sul cyberbullismo sono in crescita da diversi anni. Secondo i dati raccolti dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza nel novembre 2024, si tratta di fenomeni che colpiscono in modo significativo le diverse fasce d’età, coinvolgendo anche le fasce più giovani della popolazione studentesca.
I dati sul bullismo e sul cyberbullismo
Le percentuali di vittime di bullismo variano in base all’età e al genere:
- 11 anni: il 18,9% dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze dichiarano di aver subito atti di bullismo;
- 13 anni: il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine ne sono stati vittime;
- 15 anni: la percentuale scende al 9,9% per i ragazzi e al 9,2% per le ragazze.
Simili le percentuali di vittime di cyberbullismo nelle diverse fasce d’età sono:
- 11 anni: il 17,2% dei maschi e il 21,1% delle femmine;
- 13 anni: il 12,9% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze;
- 15 anni: il 9,2% dei maschi e l’11,4% delle femmine.
Un’ulteriore analisi, condotta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sugli episodi di violenza verificatisi nell’anno scolastico 2023/2024, ha registrato 68 casi, coinvolgendo docenti, Dirigenti scolastici e personale ATA.
La riforma del 2024
Con la legge 1° ottobre 2024, n. 150, si introduce una revisione della normativa sul comportamento degli studenti, con l’obiettivo di garantire alla scuola un ambiente favorevole alla convivenza serena, nel rispetto dell’autodeterminazione individuale. La legge prevede l’adozione di due decreti attuativi che modificano, rispettivamente:
- lo Statuto delle studentesse e degli studenti (ossia il DPR 249/1998) e
- il regolamento sulla valutazione degli studenti (DPR 122/2009).
Le principali novità riguardano il rafforzamento della funzione educativa delle sanzioni disciplinari, con l’introduzione di misure finalizzate alla riflessione sulle proprie azioni e alla partecipazione attiva alla comunità scolastica.
Come cambieranno le sanzioni: cosa sappiamo
La revisione della disciplina sulle sanzioni prevede un nuovo approccio per i provvedimenti di allontanamento dalle lezioni, differenziando le modalità di applicazione. In particolare, l’obiettivo generale della nuova disciplina sarà fornire degli strumenti di riflessione e riparazione agli studenti coinvolti, favorendone i processi di crescita. Lo schema delle modifiche distingue i casi di:
- sospensione fino a 2 giorni,
- allontanamento tra 3 e 15 giorni,
- prosecuzione delle attività dopo il rientro a scuola.
Sospensione fino a 2 giorni
In questi casi, il Consiglio di classe dovrà deliberare attività di approfondimento, per stimolare la riflessione dello studente sul proprio comportamento e sulle sue conseguenze. La deliberazione del Consiglio di classe dovrà essere adeguatamente motivata e si inserisce nell’alveo dell’obiettivo generale di crescita personale degli studenti coinvolti.
Allontanamento tra 3 e 15 giorni
Il Consiglio di classe dovrà deliberare l’adozione di attività di cittadinanza attiva e solidale, commisurate all’orario scolastico. Si tratterà di attività connesse al PTOF e svolte in collaborazione con enti e associazioni del Terzo Settore, con l’obiettivo di trasformare la sanzione in un’occasione di crescita personale. In mancanza di strutture ospitanti sul territorio, le attività di cittadinanza attiva possono svolgersi all’interno della scuola, a beneficio della comunità scolastica.
Le ore dedicate a tali attività saranno conteggiate nel computo dei 3/4 dell’orario annuale personalizzato richiesto ai fini della validità dell’anno scolastico. Il mancato o parziale svolgimento delle attività potrà incidere in maniera negativa in sede di valutazione del comportamento.
Prosecuzione delle attività dopo il rientro a scuola
Qualora lo riterrà necessario, il Consiglio di classe potrà decidere di estendere le attività educative anche oltre il periodo di allontanamento, nel rispetto dei principi di temporaneità, proporzionalità e gradualità. Si tratterà di una valutazione caso per caso in funzione del processo educativo connesso ai principi ispiratori delle nuove disposizioni.
Come cambierà la valutazione: cosa sappiamo
A fronte di tali modifiche, si rende necessario un cambio di passo anche nella prospettiva valutativa degli studenti. In particolare, l’obiettivo sarebbe la modifica del regolamento sulla valutazione degli alunni (DPR n. 122/2009) che introduce una serie di novità sui processi di scrutinio periodico e finale.
Quando il voto di comportamento può scendere sotto la sufficienza
Il consiglio di classe potrà, infatti, assegnare un voto di comportamento inferiore a 6/10 in sede di scrutinio periodico e finale nei confronti di studenti che abbiano ricevuto, durante tutto l’anno scolastico, sanzioni disciplinari per:
- violazione dei doveri scolastici (art. 4 del DPR n. 249/1998);
- reati che ledono la dignità e il rispetto della persona umana;
- azioni che rappresentano un pericolo per l’incolumità altrui.
Un voto di comportamento inferiore a 6 potrà così comportare la bocciatura, su deliberazione motivata del consiglio di classe, nei casi di:
- mancanze disciplinari gravi e ripetute;
- atti di violenza o aggressione contro docenti, studenti o personale scolastico;
- violazioni del regolamento scolastico, definite dalle istituzioni del sistema nazionale di istruzione.
Attività di recupero per chi ottiene un voto inferiore a 6
Nel caso di un voto di comportamento inferiore a 6/10 in sede di valutazione periodica, lo studente dovrà partecipare a specifiche attività di approfondimento su cittadinanza attiva e solidale, con l’obiettivo di:
- comprendere le cause e le conseguenze dei propri comportamenti;
- accrescere la consapevolezza delle proprie azioni all’interno della comunità scolastica;
- favorire un percorso di responsabilizzazione e di recupero del rapporto con compagni e docenti.
Sospensione del giudizio per il voto di comportamento pari a 6
Invece, gli studenti che riceveranno un voto di comportamento pari a 6/10 non verranno ammessi automaticamente alla classe successiva. Il consiglio di classe potrà sospendere il giudizio, anche se lo studente ha ottenuto la sufficienza nelle materie curriculari. Per ottenere l’ammissione, lo studente dovrà:
- redigere un elaborato critico su tematiche di cittadinanza attiva e solidale;
- consegnare l’elaborato entro la sessione di integrazione dello scrutinio finale, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico;
- superare la valutazione dell’elaborato, dimostrando una riflessione sul proprio comportamento.
La mancata consegna o un esito negativo dell’elaborato comporta la non ammissione alla classe successiva.