Calendario scolastico, i docenti bocciano le lezioni fino al 30 giugno: l’87% dice no
L’ipotesi, fatta circolare nelle scorse ore, di un possibile allungamento delle lezioni al 30 giugno per permettere agli studenti di recuperare gli apprendimenti perduti, ha fatto scalpore.
Non è la prima volta che se ne parla. Già prima di Natale, tramite la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, si era parlato di questa eventualità: “Sono le Regioni ad essere competenti sul calendario scolastico. È possibile allungare il calendario se si sono perse delle lezioni. Ovviamente dobbiamo considerare che le scuole non si possono tenere aperte. Si può quindi pensare a giugno”.
A dicembre la redazione di Orizzonte Scuola aveva già sondato l’umore dei propri utenti con un risultato netto: i docenti sono contrari a prolungare il calendario scolastico fino al 30 giugno o più
Dal canto loro, i sindacati hanno già fatto sapere di non essere proprio propensi a tale soluzione. Bisogna vedere come recepiranno la proposta (se lo faranno) le regioni.
Nel frattempo, i primi contrari al prolungamento delle lezioni in estate sono proprio i diretti interessati: i docenti. Il sondaggio mostra, infatti, che su quasi 13 mila partecipanti, oltre 11 mila si sono detti contrari all’idea di fare scuola fino a giugno o oltre. Solo poco più di 1500 hanno invece accolto l’ipotesi positivamente.
Ecco alcuni commenti in tal senso: “Recuperare a giugno-luglio, oltre che essere impossibile per le tempistiche di esami di maturità e test d’ammissione all’università, equivarrebbe a dire che in questi mesi abbiamo scherzato. Che i nostri sforzi non sono serviti a niente e che siamo stati davanti a un PC per tutte le ore di lezione (e oltre per i professori) inutilmente. Se si vuole recuperare, allora non si fa nulla né DAD, né attività asincrone. Riposo“. O ancora: “Non abbiamo nulla da recuperare: si fa lezione ogni giorno per 6/7 ore in DDI ed a giugno iniziano gli esami di maturità! La calura è talmente alta, che gli orali si svolgono in un’agonia senza fine!”