Caldo in estate e freddo in inverno, c’è una temperatura massima e minima per stare in classe? Cosa dice la normativa
Ogni anno, le problematiche legate agli impianti di riscaldamento nelle scuole tornano d’attualità, specie in un periodo caratterizzato da una crisi energetica.
In estate, le segnalazioni di aule troppo calde sono altrettanto frequenti. Ma esistono leggi precise sulla regolamentazione delle temperature nelle scuole?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il DLGS 81/2008 non stabilisce valori precisi per la temperatura nelle scuole. La legge fa riferimento a fonti tecniche complesse che devono essere adattate all’ambiente scolastico.
Alcune regioni, come il Veneto con la Delibera n. 1887 del 27 maggio 1997, hanno stabilito limiti di temperatura e umidità per i luoghi di lavoro. Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (Allegato IV) affronta il tema, ma in termini generali, rimandando alle condizioni specifiche dell’ambiente di lavoro e dei lavoratori.
Per gli ambienti scolastici, è necessario tener conto di specifiche norme come la Legge 11 gennaio 1996, n. 23 e le norme UNI EN ISO 7726 e 7730 che affrontano il comfort termico e l’umidità.
Secondo lo studio “Sicurezza e Benessere nelle scuole” di INAIL, la temperatura ideale per la maggior parte delle attività scolastiche in inverno sarebbe tra i 19-22°C con un’umidità relativa tra il 40-50%. In estate, si parla di 24-26°C con umidità relativa tra il 50-60%.
Sebbene non esista una normativa vincolante, è fondamentale garantire un ambiente scolastico confortevole. Ignorare queste indicazioni potrebbe portare alla violazione dell’articolo 2087 del codice civile, che impone il rispetto dell’integrità fisica e morale dei lavoratori.
Leggi anche
La temperatura nelle classi in inverno ed in estate: esiste un minimo e un massimo per legge?