Calci e insulti ai bimbi, maestra d’asilo interdetta per un anno, Sasso: “Chi usa violenza indegno di essere chiamato educatore”

“Nei giorni in cui in tutta Italia festeggiamo la ripartenza in presenza e in sicurezza dell’anno scolastico, purtroppo si succedono gravissimi e sconcertanti episodi di violenza ai danni di bambini. L’ultimo in ordine di tempo arriva da una scuola materna di Monza, dove una maestra ha sistematicamente aggredito verbalmente e fisicamente i suoi alunni, tra cui un disabile. Atti particolarmente cruenti, ripetuti nel tempo e documentati dalle telecamere installate dagli inquirenti. Una persona così non può far parte della comunità scolastica ed è indegna di essere definita una maestra”.
Così Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.
“Mi muoverò personalmente per proporre a tutte le forze della maggioranza di Governo un intervento normativo che possa aiutare ad arginare questa preoccupante deriva. Vanno previsti degli aggiornamenti e delle verifiche psicoattitudinali per gli insegnanti, soprattutto dopo tanti anni di impegno quotidiano nella scuola. Ma va anche rafforzato il sistema di supporto psicologico per i docenti che prestano servizio con i più piccoli, anche per cogliere eventuali segnali di allarme. Se la violenza è da respingere in qualsiasi contesto, nella comunità scolastica certi fatti sono ancora più intollerabili. Mi ero già fatto promotore di una proposta di legge per inasprire le pene per chi usa violenza fisica o verbale all’interno di un istituto, ad esempio nei confronti degli insegnanti, soprattutto quando avvengono in presenza di minori. Nelle nostre scuole – conclude Sasso – non può esserci spazio per chi vuole muoversi al di fuori delle regole”.
La vicenda
Una maestra di 59 anni di una scuola dell’infanzia nel monzese è stata interdetta per un anno dall’esercizio della professione con l’accusa di aver maltrattato i suoi alunni, 17 bambini di età 3-5 anni, di cui uno con disabilità. Subito dopo aver ricevuto alcune segnalazioni sui “metodi” educativi della maestra, i carabinieri della Compagnia di Monza hanno avviato le indagini e installato telecamere e microfoni all’interno della classe per due mesi.
“Dalle intercettazioni ambientali – si legge in una nota dei carabinieri – è emerso come la maestra, in modo abituale, aggredisse i bambini con calci, schiaffi, trascinamenti di peso, associati a imprecazioni e insulti, come ‘ti stacco la testa’, ‘ti taglio le mani’, ‘oca, beduini’ e altri“. Il quadro indiziario completo raccolto dai militari è stato consegnato alla Procura, che ha emesso la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio della professione, notificata alla maestra nei giorni scorsi.