Bussetti: Con la globalizzazione, necessaria formazione alto livello

C’è ancora bisogno della scuola? Il ministro Bussetti risponde in maniera scontata alla domanda provocatoria che ha dato il titolo al seminario organizzato dal Centro studi per la scuola cattolica, a Roma.
“Non solo ritengo che la risposta sia assolutamente positiva – ha affermato Bussetti – ma vorrei suggerire che oggi più che mai abbiamo bisogno di una formazione di alto livello per far fronte alla complessità del mondo contemporaneo e alle sue continue, veloci e rapide trasformazioni“.
Come si legge su Agisir, il Ministro ha premesso: “L’educazione non va intesa come un inserimento meccanico di nozioni nella testa dell’alunno, ma significa far sì che il ragazzo, con gli strumenti corretti, possa da un lato sviluppare spirito critico e dall’altro realizzare le proprie attitudini, inclinazioni, capacità e desideri“.
Il Paese deve rimanere al passo in un contesto di competizione globale e intensa; ciò può avvenire solo “Se i ragazzi seguiranno percorsi formativi che valorizzino le loro potenzialità potranno eccellere in quello che faranno ed emergere sempre di più“.
La competizione, però, non deve portare a travalicare il rispetto per l’altro. “Sono altresì convinto – conclude Bussetti – che la parola che debba tornare centrale sia rispetto, ma proprio nel suo significato più profondo: quello di avere riguardo, attenzione, cura dell’altro riconoscendolo come persona in quanto tale, oltre che come cittadino“.