Pittoni (Lega): la Buona Scuola non è di qualità se esclude da assunzioni precari delle graduatorie di istituto
"C'è un'evidente contraddizione nelle posizioni espresse da qualche rappresentante politico, che da una parte chiede che al centro della scuola ci siano gli studenti e la qualità della formazione offerta loro, e dall'altra trova “assurda e surreale” l'ipotesi di un referendum sulla legge 107 (Buona scuola), provvedimento che va nella direzione opposta".
"C'è un'evidente contraddizione nelle posizioni espresse da qualche rappresentante politico, che da una parte chiede che al centro della scuola ci siano gli studenti e la qualità della formazione offerta loro, e dall'altra trova “assurda e surreale” l'ipotesi di un referendum sulla legge 107 (Buona scuola), provvedimento che va nella direzione opposta".
Lo afferma Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord.
«Come si può – spiega Pittoni – parlare di qualità quando sono stati esclusi dall'assunzione gli insegnanti preparati ed esperti delle graduatorie di istituto, limitando la stabilizzazione alle graduatorie ad esaurimento?
Grazie alla “Buona scuola”, all'avvio dell'anno scolastico molti studenti hanno trovato – quando c'erano – docenti diversi rispetto all'anno passato e senza neppure la garanzia della loro competenza nella materia da insegnare.
E i docenti del cosiddetto organico potenziato, che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, verranno impiegati prioritariamente per le sostituzioni, a prescindere dalla classe di concorso di appartenenza e da quella di chi dovranno sostituire, e non potranno essere utilizzati nella scuola dell'infanzia. Dove sta la qualità?».