Buona Scuola, M5S: cattedre scoperte, supplentite, dis-continuità didattica. “Un grande bluff”

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“Il grande bluff della  Buona Scuola” è il titolo di un articolo pubblicato sul blog di Beppe Grillo, in cui viene critica la riforma del Governo Renzi, considerata un fallimento in quanto non ha risolto nessuno dei problemi delle nostre Istituzioni scolastiche, anzi sembra averli peggiorati.

Il M5S evidenzia, innanzitutto, i problemi che hanno contraddistinto l’avvio dell’anno scolastico e oltre:  “A quasi cinque mesi dall’inizio dell’anno scolastico, tantissime scuole italiane si ritrovano ancora senza docenti, senza insegnanti di sostegno e con l’organico incompleto. La riforma di Renzi che doveva eliminare la supplentite e il precariato, non ha fatto né l’uno né l’altro. Ha solo contribuito a generare altro caos e altri disagi.”

Viene, quindi, ricordato come la Riforma doveva segnare la fine del precariato, ma tutti sappiamo che non è stato così, in quanto nelle GaE sono rimasti circa 40.000 docenti.

Altro elemento fortemente critico della  Buona Scuola è stato, non nelle intenzioni ma nella realizzazione, il piano straordinario di immissioni in ruolo e la mobilità straordinaria, che hanno determinato lo spostamento di migliaia di insegnanti a centinaia di Km da casa e numerosi errori.

Piano di immissioni in ruolo e mobilità hanno fatto sì che 207 mila docenti sono stati trasferiti  e che “due milioni e mezzo gli studenti che hanno avuto uno o più insegnanti diversi rispetto all’anno precedente. Alla faccia della continuità didattica!”

Il M5S, oltre agli errori dell’algoritmo che ha gestito i trasferimenti, evidenzia il costo eccessivo dello stesso.

Altra grave conseguenza della Buona Scuola, leggiamo infine, ha riguardato gli allievi disabili che, a causa dei problemi sopra descritti, hanno dovuto cambiare docente nel corso dell’anno:

“Negli ultimi tre mesi 60 mila docenti di sostegno hanno cambiato posto, con la conseguenza che il 43% dei ragazzi disabili ha cambiato insegnante di sostegno, perdendo così il proprio punto di riferimento. Il M5S, da quando è entrato in Parlamento, non ha mai smesso di chiedere al governo un impegno serio proprio per risolvere questo problema: lo abbiamo fatto con una risoluzione per garantire la ‘continuità didattica’, approvata ma poi ignorata dal governo Renzi; e con numerosi atti con i quali abbiamo chiesto l’assunzione degli insegnanti specializzati sul sostegno sui posti vacanti.”

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