Il buon Samaritano e il docente precario. Lettera
Correva l’anno 2016 e un docente precario insegnava con gioia, passione e competenza in una scuola di periferia.
Correva l’anno 2016 e un docente precario insegnava con gioia, passione e competenza in una scuola di periferia.
Un bel giorno dei cinici politici decisero che questi doveva superare un concorso nonostante la sua abilitazione e i tanti anni di insegnamento.
Di li a un anno, il DOCENTE si ritrovò spogliato, da politici stolti, del suo lavoro, della sua dignità e si ritrovò, mezzo morto, a mendicare in una via del quartiere, situata all’angolo tra la Seconda e la Terza fascia.
Passavano di li tanti politici, uomini di cultura, benpensanti, ma ognuno, per evitare di incrociare il Docente, passava all’altro marciapiede.
Anche la sola vista del Docente avrebbe interrogato la loro coscienza, e loro questo non lo gradivano.
Finalmente passo di lì un uomo buono, un Samaritano, che lo vide e ne ebbe compassione, lo consolò e gli promise che avrebbe fatto di tutto per risollevarlo dalla sua situazione di povertà.
Lo accompagnò ad una locanda, gli offrì da bere e da mangiare e si fece raccontare dal docente di quando, lui insegnava, felice e stimato professore precario.
Il docente si sfogò e dalle parole di sostegno del Samaritano, riprese a sperare. Il Samaritano, il giorno seguente, estrasse due denari e li diede al locandiere, dicendo:
« Ora devo andare per risolvere la situazione di questo pover’uomo, attraverso un doppio canale, per restituirgli il suo lavoro e la sua dignità. Per lui, sua moglie e per i suoi figli.
Tu abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. ».
Domanda: Chi sarà il Buon Samaritano per il Docente precario?
Prof. Massimo Migliorini