Bullismo, J-Ax: “Siamo in un Paese di analfabeti funzionali, dove ho paura che se un bambino torna a casa e dice che viene bullizzato, poi il padre va a picchiare il papà di quello che lo bullizza”

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L’infanzia di J-Ax non è stata facile. Nonostante provenisse da una famiglia normale, la sua condizione sociale non era vista di buon occhio dai suoi coetanei. Era considerato “diverso” per il suo modo di vestire, un comportamento tipico di una provincia benestante e conformista. In una recente intervista, l’artista ha condiviso dettagli dolorosi di questo periodo, tra cui l’esperienza del bullismo.

“Da bambino, si tende a non farci caso, ma da adolescente ti cade il mondo addosso,” ha detto J-Ax a La Stampa, ricordando il bullismo subito. Nota che il bullismo può assumere forme più gravi, soprattutto in tempi moderni. Mentre un tempo il bullismo terminava una volta raggiunta la sicurezza di casa, ora continua senza sosta online.

Tuttavia, la sua vita ha preso una piega diversa quando la sua famiglia si è trasferita a Milano. Il cantante ha poi scoperto che c’erano molte persone più povere di lui e la sua percezione di sé è cambiata. Questa esperienza ha plasmato il suo approccio alla vita e alla musica, che è intriso di realismo ed empatia.

Rivolgendo il discorso ai ragazzi che vivono situazioni simili a quella che lui ha vissuto, J-Ax ha offerto parole di incoraggiamento e consigli pratici. “Parlate, anche con i vostri genitori”, ha esortato. Secondo J-Ax, è fondamentale che i genitori siano preparati ad affrontare il tema del bullismo con maturità e responsabilità.

L’artista ha sottolineato anche l’importanza di fornire ai genitori gli strumenti necessari per affrontare il bullismo, per evitare risposte impulsive o violente. “Gli adulti devono saper affrontare queste situazioni prima dei ragazzi”, ha affermato. Inoltre, ha indicato i bulli come il riflesso di una cattiva educazione e di problematiche familiari.

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