Bullismo e cyberbullismo a scuola e fuori, diventeranno reati penali: fino a 7 anni di reclusione e multe per i genitori. La proposta di legge
Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni sociali che causano danni significativi alle vittime. In questo articolo, esploreremo i dati statistici che evidenziano l’entità di questi problemi, analizzeremo le disposizioni della legge del 19 maggio 2017 e discuteremo il contenuto della nuova proposta di legge numero 910.
Bullismo e cyberbullismo: dati statistici e risvolti per le vittime
Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni sociali estremamente rilevanti che causano conseguenze significative per le vittime coinvolte. Secondo l’indagine condotta dal sistema di sorveglianza HBSC-Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) nel 2022, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità insieme alle università di Torino, Padova e Siena, il 15% degli adolescenti italiani ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo e cyberbullismo almeno una volta. Questo studio rappresenta una delle fonti più autorevoli per valutare l’entità del fenomeno.
Le statistiche emerse dall’indagine HBSC-Italia indicano che il bullismo e il cyberbullismo sono più comuni tra le ragazze e tra i più giovani. In particolare, si osserva che tali fenomeni colpiscono circa il 20% degli 11enni, ma questa percentuale si riduce al 10% nei gruppi di età successivi. Questo evidenzia l’importanza di intervenire in modo tempestivo per prevenire e contrastare questi comportamenti dannosi.
L’indagine ha anche rivelato una variazione geografica nel bullismo e nel cyberbullismo, senza differenze significative tra le diverse regioni italiane. Ad esempio, il bullismo si attesta intorno al 13% in alcune regioni del Sud Italia, come la Calabria e la Basilicata, mentre raggiunge l’18% nelle province autonome di Trento e Bolzano. Per quanto riguarda il cyberbullismo, le percentuali oscillano tra l’11-12% nelle province autonome di Trento e Bolzano e il 16% in regioni come Campania, Puglia e Sicilia.
Le conseguenze del bullismo e del cyberbullismo per le vittime sono estremamente gravi. Secondo gli esperti di Telefono Azzurro, il cyberbullismo può avere effetti psicologici ancora più devastanti rispetto al bullismo tradizionale. Poiché il fenomeno si svolge online, le immagini e i commenti diffamatori utilizzati spesso rimangono permanentemente accessibili o hanno già raggiunto una diffusione estesa al momento della loro eventuale rimozione. Ciò può causare ferite psicologiche profonde, autoisolamento e problemi di socializzazione che possono persistere fino all’età adulta, influenzando negativamente la vita personale, sociale e lavorativa delle vittime.
La legge del 19 maggio 2017
Per contrastare il bullismo e il cyberbullismo, è stata introdotta la legge del 19 maggio 2017. Questa legge prevede sanzioni più severe per gli autori di tali comportamenti dannosi e mira a promuovere un ambiente scolastico sicuro e rispettoso. Le disposizioni includono la prevenzione tramite programmi di sensibilizzazione nelle scuole e la punizione degli atti di bullismo e cyberbullismo che causano danni fisici, psicologici o emotivi alle vittime.
La legge del 19 maggio 2017 ha anche istituito misure per la cancellazione dei contenuti offensivi diffusi online e per la protezione della privacy dei minori. Questa legislazione rappresenta un primo passo importante nella prevenzione e nel contrasto di questi fenomeni, promuovendo una maggiore consapevolezza e una cultura del rispetto tra i giovani.
Contenuto della nuova proposta di legge numero 910
La nuova proposta di legge numero 910, il cui iter è iniziato alla Camera, è volta a rafforzare ulteriormente le norme esistenti e ad affrontare in modo più efficace il bullismo e il cyberbullismo. La proposta prevede l’introduzione di un nuovo articolo nel codice penale che definisce e punisce i reati di bullismo e cyberbullismo.
L’articolo proposto stabilisce pene detentive per chi compie atti di bullismo o cyberbullismo, includendo anche l’uso della rete internet o della telefonia mobile per commettere tali reati. Inoltre, la proposta prevede un aumento dell’importo delle sanzioni per l’inosservanza dell’obbligo di istruzione dei minori.
Le pene previste
Il genitore o l’esercente la responsabilità genitoriale su un minore o chiunque ne eserciti le funzioni, che omette di impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria, è punito con l’ammenda da euro 500 a euro 2.000
Il fatto di bullismo e cyberbullismo, “salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da uno a sette anni chiunque, con condotte reiterate, mediante violenza, atti ingiuriosi, denigratori o diffamatori o ogni altro atto idoneo, intimidisce, minaccia o molesta taluno, in modo da porlo in stato di grave soggezione psicologica ovvero da isolarlo dal proprio contesto sociale.
“È punito con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque, trovandosi nella possibilità di impedire o denunciare i fatti di cui al primo comma, non si avvale di tale possibilità.
La pena è della reclusione da due a otto anni se i fatti di cui al primo comma sono commessi mediante la rete internet o la rete di telefonia mobile.
La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso dal coniuge, anche se legalmente separato o divorziato, da un convivente o da persona che sia o sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa.
La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso da tre o più persone riunite o a danno di un minore o di una persona con disabilità o di una donna in stato di gravidanza.