Brunetta: “Scuola faccia da ‘cerniera’ con il mondo del lavoro”

La posizione del presidente del CNEL, Renato Brunetta, su scuola, formazione e lavoro, espressa durante un seminario promosso dall’Inapp a Villa Lubin a Roma

I settori della scuola, della formazione e del lavoro stanno cambiando per via delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza Artificiale. Chi si preoccupa di formare i lavoratori nei processi di riconversione e chi guida queste transizioni?

Sono domande a cui ha risposto il presidente del CNEL, Renato Brunetta, nel corso di un seminario dal titolo “La IeFP e il Duale come strumento di transizione al lavoro”, promosso dall’Inapp a Villa Lubin a Roma. Inapp ha presentato, nell’occasione, il XXI Rapporto di monitoraggio del sistema di istruzione e formazione professionale dei percorsi in duale nella IeFP.

Brunetta parla dalla difficoltà e complessità di queste transizioni, compresa quella tra scuola, formazione e lavoro, che nel nostro Paese quasi mai funziona come dovrebbe. Dice che le transizioni sono momenti complessi e complicati, potenzialmente pericolosi e per questo devono essere la chiave delle nostre analisi e dei nostri progetti. È fondamentale in particolar modo il ruolo dei corpi intermedi. Senza i corpi intermedi le transizioni sono fredde, tecnocratiche e sono destinate a fallire. Brunetta parla anche della transizione dal carcere alla società civile, la più difficile. Il carcere dovrebbe avere un ruolo educativo e di reinserimento, ma quasi mai questo avviene.

L’invito di Brunetta è che questa transizione dal carcere alla società si possa affrontare tutti insieme, per non permettere che le persone private della libertà personale vivano in un contenitore chiuso, dove si distrugge capitale umano, con grandissimi costi per la società. E conclude citando un progetto importante avviato con il Ministero della Giustizia, per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, per superare insieme questa sfida.