Boschi: “No alle violenze sulle donne, l’attenzione deve essere alta fin dalla scuola”

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“L’attenzione alla violenza contro le donne deve essere alta tutti i giorni, non solo il 25 novembre, perché tutte le donne sono potenzialmente vittime di violenza, non ci sono distinzioni”.

Lo ha detto Maria Elena Boschi intervistata a Tgcom24.

Dobbiamo lavorare sulla parte educativa e culturale, a partire dagli asili, per superare gli stereotipi ed educare alla parità, al rispetto, contro ogni forma di violenza. Noi, con il governo Renzi, abbiamo varato il primo piano nazionale antiviolenza e abbiamo investito risorse proprio nelle scuole, anche a partire dalle linee guida della riforma della scuola, per educare al rispetto della differenza sin da bambini. Perché la violenza non è solo fisica, può essere perpetrata con le parole, può essere psicologica ed economica”.

“Nella scorsa legislatura abbiamo ottenuto l’introduzione del reddito di libertà, voluto da Lucia Annibali e sostenuto dall’allora ministra Bonetti, per iniziare un percorso di affrancamento per quelle donne coraggiose che hanno scelto di denunciare e ricominciare, così come nel jobs act abbiamo il diritto per le donne vittime di violenza a un congedo di tre mesi retribuito al 100%”.

“Ora dobbiamo andare avanti – conclude – senza mai dimenticare che vicino a noi, in Iran, in Afghanistan, ci sono donne che mettono a repentaglio la propria vita per chiedere diritti fondamentali come quello all’istruzione, al lavoro e al rispetto della loro integrità fisica e dell’indipendenza, per chiedere la libertà”.

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