Boschi: “Basta con la differenziazione stipendiale tra docenti di scuola primaria e quelli della secondaria”
La deputata di Italia viva, Maria Elena Boschi, è intervenuta durante l’audizione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Senato.
Durante il suo intervento, Boschi ha parlato dell’equiparazione stipendiale tra docenti di scuola primaria e di scuola secondaria. Per l’esponente politica, è ormai di dire basta con la differenziazione stipendiale. I docenti di scuola primaria devono avere lo stesso stipendio di quelli della scuola secondaria.
Svolgono lo stesso lavoro ma pagati di meno, maestri e docenti laureati remunerati con stipendi da diplomati
Le parole della deputata di Italia Viva, giungono dopo il rinnovo del contratto scuola. La firma dell’accordo economico, come raccontato nelle scorse settimane, ha lasciato p più di una perplessità ai nostri lettori soprattutto ai docenti della scuola primaria con laurea che lamentano l’equiparazione ai colleghi con diploma e non ai docenti della secondaria.
Svolgono lo stesso lavoro ma vengono remunerati di meno: in questa condizione si trovano circa 300 mila insegnanti. Considerando le ore di lezione settimanali, il grado di responsabilità, il coinvolgimento professionale e la complessità dell’offerta formativa, non vi è alcuna differenza. Molti, dunque, dunque si chiedono: un insegnante laureato che svolge attività di insegnamento nella scuola del primo ciclo, per quale motivo deve percepire uno stipendio inferiore a quello dei colleghi della secondaria anch’essi laureati?
In Europa non accade
Tutti questi aspetti sono ben considerati in diversi altri Paesi europei, dove, infatti, lo stipendio dei docenti con laurea viene assegnato prescindendo dal tipo di insegnamento che si svolge. In Irlanda e Danimarca, ad esempio, lo stipendio iniziale è il medesimo per tutti i cicli scolastici, salvo poi differenziarsi lievemente a fine carriera. In Portogallo, Slovenia, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, i compensi dei docenti della scuola pubblica non si differenziano mai, né ad avvio carriera né al termine.