Borse di studio a studenti meritevoli, l’annuncio di Meloni. Bernini: “Il diritto allo studio è una priorità di questo Governo”

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“Sto lavorando già da tempo ad un piano di borse di studio per studenti meritevoli» che «non hanno condizioni di reddito adeguate a fare quello che meritano di fare”.

Sono le parole della premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno.

Annuncio che non è passato inosservato alla Ministra dell’Università Anna Maria Bernini: “Il diritto allo studio è una priorità di questo Governo. Il piano di borse di studio per studenti meritevoli senza adeguate condizioni di reddito annunciato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ringrazio per l’impegno, va in questa direzione“.

Bernini in un post su X sottolinea: “Abbiamo fatti e numeri già prodotti dal Mur e dall’azione di governo. Nel 2023 abbiamo stanziato 17 milioni di euro per eliminare l’odiosa figura degli idonei non beneficiari di borsa studio coprendo, per la prima volta, tutti gli aventi diritto. Nell’ultima legge di Bilancio abbiamo più che raddoppiato questo sforzo, stanziando ulteriori 36 milioni. Si tratta – continua Bernini – di un impegno molto importante che valorizza il diritto allo studio nel nostro Paese e che ora il presidente del Consiglio intende ulteriormente rafforzare. Il nostro obiettivo è quello di fornire alle studentesse e agli studenti i mezzi più idonei per coltivare il proprio talento. È uno sforzo che deve vedere tutti coinvolti, dal Governo alle Regioni cui spetta un ruolo fondamentale sul diritto allo studio”, conclude la Ministra.

Il piano già era stato annunciato pochi pochi mesi fa, dalla stessa presidente del Consiglio, che aveva evidenziato che l’iniziativa coinvolge studenti dai 13 anni in su e potrebbe partire già dal prossimo anno scolastico. “Il merito è l’unico modo per rompere gli schemi di potere che hanno devastato questa nazione”.

Finora, le borse di studio sono state erogate dagli enti locali su base regionale, con criteri diversi per ogni entità periferica. Il nuovo piano propone un approccio unificato, introducendo finanziamenti nazionali concessi dallo Stato. L’intervento è parte della strategia per combattere la dispersione scolastica, fenomeno che nel 2021 ha colpito il 12% dei giovani italiani tra 18 e 24 anni, secondo i dati Eurostat. Il divario regionale rappresenta un problema serio, con la Sicilia che segna un tasso di dispersione del 21%.

Come è noto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha quindi varato l’Agenda Sud, uno stanziamento di 256 milioni di euro per potenziare l’offerta formativa nel Mezzogiorno, puntando su attività extrascolastiche come sport, musica e teatro.

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