Boom supplenze, Giacalone: “Basta con i concorsi riservati ai precari. Così sempre una peggiore organizzazione della scuola”
Dal prossimo settembre si attende un nuovo record di supplenze dei docenti per l’anno scolastico 2024/25. Record che ovviamente preoccupa sia per quanto riguarda la continuità didattica sia per quanto riguarda il lavoro precario.
La Corte dei conti in un rapporto ha contato che negli ultimi sette anni c’è stato un rialzo del numero di supplenze pari al 72%.
A parlare del fenomeno delle supplenze è intervenuto su RTL 102.5 il giornalista Davide Giacalone: “Le supplenze continueranno a crescere, a meno che non si voglia lasciare la classe vuota, fino a quando non si faranno dei concorsi nel numero e nella frequenza necessaria a coprire le cattedre con i vincitori di concorso”.
“I pochi concorsi fatti sono per le categorie riservate – prosegue – attingono ai precari ed è un modo precario di pensare. Perché l’obiettivo della scuola, la ragione per cui io pago le tasse e fornisco anche i quattrini per tenere in piedi la scuola è che insegni una data materia. Me ne frega assolutamente niente chi ha guadagnato da più tempo il diritto di andare in cattedra. A me interessa che abbia superato un concorso e conosca la materia e sappia insegnarla. Fino a quando non lo fai, ovvio che aumentano le supplenze”.
“Tutto questo è crescente mentre il numero degli studenti è decrescente. Quindi noi abbiamo meno studenti e più supplenti. Sempre una peggiore organizzazione della scuola”, ha concluso.