Bonus psicologo, Pacifico (Anief): la “cura” migliore è farli rientrare gradualmente nella normalità, non mandarli in Dad se non vaccinati

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Il ministero della Salute sta lavorando al bonus psicologo: “già nel Milleproroghe daremo un primo segnale che va in questa direzione”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, annunciando una misura dedicata all’assistenza psicologica post-pandemia inserita nel decreto che arriverà alla Camera nei prossimi giorni.

Il provvedimento è molto atteso, soprattutto dai giovani che – privati della socialità in un periodo fondamentale dello sviluppo – hanno pagato il conto più alto del lockdown in termini di salute mentale.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “bonus, ristori e sostegni possono aiutare ma alla luce del passaggio dallo stato pandemico a quello endemico, riteniamo che sia giunta l’ora di valutare seriamente la possibilità di rientrare nella normalità anche in Italia: in altri Paesi del mondo, come l’Inghilterra, sono venute già meno restrizioni e obblighi: un po’ più di libertà, considerando i rischi di contagio sempre più ridotti, sarebbe la cura migliore per risolvere questi problemi. Ignorando che molti disturbi psicologici si stanno riscontrando tra gli studenti, come ha confermato dallo stesso Speranza, il Governo ha deciso di mandare in Dad solo i non vaccinati, andando a determinare una vera e propria discriminazione verso una parte di chi fa formazione e chiede invece di essere aiutato”.

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