Bonus Psicologo, la misura fatica a raggiungere i cittadini: nel 2024 solo lo 0,8% di domande accolte

Il bonus psicologo, introdotto nel 2022 per mitigare l’impatto della pandemia sulla salute mentale, stenta a decollare a causa di risorse insufficienti e ritardi burocratici.
Nonostante la sua trasformazione in misura strutturale, gli stanziamenti sono diminuiti drasticamente rispetto ai 25 milioni iniziali, passando a 10 milioni nel 2023 e a 12 nel 2024. La Manovra 2025 prevede un lieve aumento per gli anni successivi, ma le cifre restano comunque al di sotto dei 10 milioni, ben lontane da quanto necessario per soddisfare le crescenti richieste di supporto psicologico. “Non è possibile che nel 2024 le cure psicologiche siano considerate un lusso”, denuncia David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi, tramite il Sole 24 Ore.
Domanda elevata, risposte insufficienti: il bonus fatica a raggiungere i cittadini
L’esiguo numero di domande accolte rispetto a quelle presentate evidenzia la grave carenza di fondi. Nel 2022, solo il 10,5% delle richieste ha ottenuto il bonus, mentre nel 2024 la percentuale è crollata allo 0,8%. I ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi hanno ulteriormente aggravato la situazione, rallentando l’erogazione dei fondi e lasciando migliaia di cittadini in attesa. L’Inps, infatti, ha potuto accogliere solo una parte delle domande relative al 2023, in attesa di un nuovo decreto che sblocchi i restanti 5 milioni. Anche per le risorse del 2024 si attende il decreto attuativo, con la promessa del Ministero della Salute di una rapida definizione.
L’11 febbraio dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che sblocca i 5 milioni di euro mancanti, dopo l’approvazione della Corte dei Conti. A luglio erano state pubblicate le graduatorie, con sole 3.325 domande accolte su oltre 400mila presentate, a causa della copertura iniziale limitata a 5 milioni. Con lo sblocco dei fondi residui, l’Inps potrà finalmente far scorrere le graduatorie, accogliendo circa altre 3.300 domande, presumibilmente per coloro che hanno un ISEE inferiore a 15mila euro, garantendo loro un aiuto di 50 euro per 30 sedute.
Fuga dei terapeuti dalla convenzione
Nonostante l’arrivo dei fondi, un altro problema affligge il bonus psicologo: la fuga dei terapeuti dalla convenzione. I dati di Inps e Ordine degli Psicologi rivelano un calo significativo nel numero di professionisti aderenti, passati da 33.274 a 31.969 nel 2024. Oltre 1.300 terapeuti hanno rinunciato, probabilmente a causa dei lunghi tempi di attesa per i rimborsi, che in passato hanno superato l’anno e mezzo. Nonostante gli sforzi di Inps, Ministero della Salute e Ordine degli Psicologi per semplificare le procedure, il trasferimento delle risorse dalle Regioni all’Inps rimane un processo complesso e farraginoso.
Cosa accade per il 2025
Per il 2025 sono stati stanziati 9,5 milioni di euro, equivalenti a circa 6.300 voucher. Il decreto attuativo, che darà il via all’iter, è atteso per marzo/aprile. I requisiti per accedere al bonus rimarranno presumibilmente invariati: residenza italiana, ISEE inferiore a 50mila euro e presentazione della domanda. L’importo del bonus varierà in base all’ISEE: fino a 1.500 euro per ISEE inferiore a 15mila euro, 1.000 euro per ISEE tra 15mila e 30mila euro, e 500 euro per ISEE tra 30mila e 50mila euro. Come in passato, il bonus non sarà erogato direttamente al beneficiario, ma al professionista scelto, dopo la pubblicazione della graduatoria Inps e l’assegnazione di un codice univoco per la prenotazione delle sedute.