Bonus nuovi nati 2025: domande dal 17 aprile. CIRCOLARE Inps

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Con circolare del 16 aprile l’Inps comunica che dal 17 aprile sono disponibili le funzioni per richiedere il bonus nuovi nati 2025, l’importo una tantum di 1.000 euro destinato alle famiglie con figli nati, adottati o in affido preadottivo a partire dal 1° gennaio 2025.

Obiettivo del bonus è sostenere le spese legate alla crescita dei minori, contrastando il calo demografico. L’INPS, con la circolare n. 76 del 14 aprile 2025, ha definito i criteri per accedere al beneficio, specificando requisiti e modalità di richiesta.

A chi è rivolto il Bonus? Chi può richiederlo?

  • il beneficio è rivolto a cittadini italianieuropei o extracomunitari con permesso di soggiorno UE di lungo periodo o permesso unico di lavoro valido per oltre sei mesi;
  • almeno un genitore deve essere residente in Italia al momento della domanda e dalla data di nascita o ingresso del figlio in famiglia;
  • l’ISEE del nucleo familiare non deve superare 40.000 euro annui, escludendo dall’importo l’Assegno Unico e Universale.

Casi particolari

Oltre ai criteri appena descritti, la circolare precisa che:

  • cittadini extracomunitari con permessi di soggiorno non esplicitamente citati nella legge (es. permessi per ricerca o protezione internazionale) possono accedere al bonus se il documento ha validità almeno annuale;
  • apolidi, rifugiati e titolari di protezione internazionale sono equiparati ai cittadini italiani;
  • cittadini britannici residenti in Italia entro il 31 dicembre 2020 mantengono i diritti UE; gli altri devono rispettare le norme per extracomunitari;
  • per le adozioni, il bonus spetta anche in caso di affido preadottivo, con riferimento alla data di ingresso del minore in famiglia.

Come e quando presentare la domanda?

Le richieste vanno inoltrate entro 60 giorni dall’evento (nascita, adozione o affido) attraverso il portale INPS, l’app mobile, il Contact Center Multicanale o gli istituti di patronato.

Il bonus, che non concorre al reddito imponibile, è finanziato con 330 milioni di euro nel 2025, cifra destinata a salire a 360 milioni annui dal 2026. L’INPS monitorerà l’andamento delle erogazioni, inviando rapporti periodici ai Ministeri competenti.

Monitoraggio e aspetti fiscali

Il bonus non è imponibile e non rientra nel reddito complessivo. L’INPS comunicherà mensilmente al Ministero del Lavoro e all’Economia l’utilizzo delle risorse. In caso di esaurimento fondi, un decreto ministeriale potrà ridurre l’importo o modificare la soglia ISEE.

CIRCOLARE

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