Bonus merito, meno soldi per ogni insegnante. Da 600 euro ai 207 lordi dell’a.s. 2016/17
Bonus merito: si allarga la platea. E di conseguenza la somma a disposizione per ogni insegnante destinatario del fondo. Se nell’a.s. 2015/16 la somma per docente premiato era di 600 euro infatti, nell’anno scolastico 2016/17 la somma è scesa a 2017 euro, a finanziamento invariato.
Le cifre sono state anticipate dal Ministero e pubblicate dal Sole24Ore
I dati
Nell’a.s. 2016/17 ogni istituto ha ricevuto 17.775 euro, con importi diversi da scuola a scuola in relazione ad alcune variabili.
Secondo le rilevazioni del Sole24Ore si è andati da un costo minimo per lo Stato di 548,53 euro a un massimo di 79.218 euro.
Dunque, se il finanziamento è rimasto invariato – 200 milioni – il fatto che la cifra si sia abbassata così tanto fa pensare ad una erogazione a pioggia, ad una platea molto più vasta.
C’è chi vede in questo uno snaturamento dell’obiettivo iniziale insito nella Buona Scuola.
Nel 2018 meno soldi per il bonus
Nel 2018 poi il finanziamento si abbassa, sarà infatti di 130 milioni di euro.
La riduzione servirà a finanziare la Retribuzione Professionale docente, dunque una misura di cui effettivamente beneficeranno tutti gli insegnanti, anche i precari, nell’ottica di valorizzazione del lavoro svolto da ciascuno.
Il nuovo Contratto
Il CCNL 2016/18 presenta poi una importante novità per il bonus merito: dovranno infatti andare in contrattazione i criteri per l’attribuzione del bonus.
All’articolo 22, comma 4 lettera c), del CCNL, si legge “sono oggetto di contrattazione integrativa a livello di istituto (tra le altre cose):
c4) i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla
valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale docente ai sensi dell’art. 1, comma 127, della legge n. 107/2015.
L’Amministrazione, alla luce di quanto sopra riportato, ha sottolineato che il bonus è sempre attribuito dal dirigente scolastico, sulla base dei criteri valutativi stabiliti dal Comitato di Valutazione, secondo quanto dettato dalla legge n. 107/2015. Così chiarisce il Ministero:
Resta ferma, poi, la procedura prevista dalle legge 107 del 2015 per la determinazione dei criteri per la valutazione (è previsto un apposito comitato per la valutazione) che non sono soggetti a contrattazione, nonché la competenza del dirigente per l’individuazione dei docenti meritevoli.
Criteri determinazione compensi
Non sono, dunque, i criteri di valutazione ad essere oggetto di contrattazione, bensì quelli per determinare l’ammontare dei compensi.
Così, ad esempio, in sede di negoziato, il dirigente scolastico e i sindacati, potranno concordare un valore economico minimo o massimo per il premio individuale.