Bonus merito: è il Miur a non volerlo inserire nello stipendio

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Bonus merito: sulla base dell’emendamento inserito in Legge di Bilancio i soldi confluiranno nel Fondo di istituto, senza vincolo di destinazione. 

Questo significa che il bonus merito entrerà nella Contrattazione integrativa di istituto, al pari delle altre attività retribuite con il Fondo di istituto. Questo significa anche che la somma, in potenza, potrebbe non essere destinata solo al personale docente, ma anche agli ATA.

E tuttavia l’emendamento è stato accompagnato da numerose polemiche. I docenti chiedono che le risorse stanziate per il bonus merito possano incrementare lo stipendio tabellare.

Ad affrontare l’argomento è la Sen. Granato, che pubblica l’emendamento originario, già messo in evidenza dalla redazione di OrizzonteScuola

Questo era il mio emendamento prima che la mannaia del MIUR lo riducesse a quelle due righe con cui si limita a prescrivere che il cosiddetto Bonus premiale vada nel FIS.”  Queste le parole della Sen. Granato su Facebook.

Quindi il tentativo di dirottare le risorse per gli aumenti stipendiali del personale docente c’è stato. Il Miur ha però chiesto la riformulazione dell’emendamento, nella versione che è stata poi approvata.

Bonus merito, Granato (M5S): “addio discrezionalità dirigenti, criteri contrattati con i sindacati”. Emendamento approvato

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