Bonus fino a 2500 euro e punteggio extra nelle GPS per chi sceglie di insegnare nelle zone montane

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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un disegno di legge che introduce anche misure per rendere più attrattive le posizioni docenti nelle scuole montane. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento di queste zone, spesso caratterizzate da condizioni socio-economiche sfavorevoli.

Le misure previste

  • Punteggio aggiuntivo nelle graduatorie provinciali di supplenza: i docenti che hanno prestato servizio nelle scuole montane otterranno un punteggio supplementare che influenzerà le procedure di mobilità del personale docente. La quantificazione del punteggio sarà definita dalla contrattazione collettiva nazionale.
  • Credito d’imposta per la locazione: il personale scolastico che opera nelle scuole di montagna avrà diritto a un credito d’imposta per alleggerire le spese d’affitto sostenute.

Un riconoscimento importante per i docenti

L’attribuzione del punteggio aggiuntivo nelle graduatorie provinciali di supplenza rappresenta un riconoscimento significativo dell’impegno e dell’importanza del ruolo svolto dai docenti in contesti più ardui. Il credito d’imposta per la locazione, invece, contribuirà a migliorare le condizioni di vita del personale scolastico che opera nelle zone montane. Il disegno di legge, oltre a definire le “scuole di montagna” e il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, delinea un impegno finanziario specifico per gli anni a seguire.

Soddisfazione del ministro Calderoli

Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge, sottolineando l’importanza di valorizzare le zone montane e di colmare la lacuna di una definizione univoca di “montagna”: “Finalmente grazie a questo disegno di legge – aggiunge l’esponente dell’Esecutivo – si potrà valorizzare la vera montagna, colmando una lacuna del nostro ordinamento e dando quella definizione chiara di ‘montagna’ che manca da troppo tempo. Lo dobbiamo per rispetto di quel 35% dei territori italiani che è montano. Per noi le zone montane hanno un’importanza strategica anche in ottica di interesse nazionale, ecco perché prevediamo incentivi allo sviluppo economico e delle imprese, agevolazioni per favorire i giovani e il ripopolamento dei territori montani”.

“L’obiettivo è riconoscere e promuovere le peculiarità delle zone realmente montane, assicurando – aggiunge – la tutela dei diritti in quei territori e garantendo un reale godimento dei servizi pubblici essenziali, come scuola e sanità. Insomma, anche questa è un’operazione complessiva per ridurre i divari nell’interesse dei cittadini di cui sono orgoglioso. Ora attendiamo fiduciosi l’inizio dell’esame del Parlamento” conclude Calderoli.

L’iter del disegno di legge

Ora il disegno di legge passerà all’esame del Parlamento per l’approvazione definitiva. Difficilmente i docenti potranno vedere concretizzato il punteggio nell’aggiornamento delle GPS atteso per la primavera.

La bozza del provvedimento

Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane

ART. 7. (Scuole di montagna)

[…] 3. Con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, è previsto un punteggio aggiuntivo ai fini delle graduatorie provinciali di supplenza a favore dei docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato che abbiano effettivamente prestato servizio nelle scuole di montagna di ogni ordine e grado, che presentino le condizioni di cui all’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, per almeno centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno centoventi per le attività didattiche e un ulteriore punteggio aggiuntivo per i medesimi docenti che hanno prestato servizio nelle pluriclassi delle scuole primarie ubicate nei comuni classificati montani ai sensi dell’articolo 2. In sede di contrattazione collettiva nazionale è determinato un punteggio aggiuntivo ai fini delle procedure di mobilità a favore dei docenti che siano in possesso dei requisiti di cui al primo periodo.

Si parla di punteggio aggiuntivo: non è quantificato

Come già noto, se il disegno di legge non dovesse subìre modifiche quanto sia il punteggio aggiuntivo al momento non è dato sapere. Qualcuno ha parlato di doppio punteggio, rievocando quello assegnato per l’insegnamento in comuni di montagna tra l’anno scolastico 2003/04 e il 2006/07 ma questo non si evince dalla bozza.

Sono invece stringenti i requisiti

  • il punteggio dovrà essere effettivamente svolto
  • bisognerà aver svolto almeno 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 per le attività didattiche (quindi per il punteggio aggiuntivo il conteggio del servizio sarebbe diverso rispetto ai punteggi normali, in cui l’anno intero si raggiunge ai 166 giorni

L’elenco dei Comuni montani

L’elenco dei Comuni non è ancora disponibile. La bozza prevede “entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, sentiti i Ministri interessati, sulla base dei dati forniti dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti i criteri per la classificazione dei comuni montani che costituiscono le zone montane e ai quali si applicano le disposizioni della presente legge, in base ai parametri altimetrico e della pendenza. Il medesimo decreto definisce contestualmente l’elenco dei comuni montani.”

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