Bonus docenti da usare per formazione specifica anche per Dad. Lettera

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Inviato da Laura Fabbri – Sono una docente toscana, e vorrei porre una questione sul bonus docenti: con l’emergenza covid, gli insegnanti si sono trovati da un giorno all’altro a doversi inventare la didattica a distanza.

Una minima preparazione ce la siamo fatta strada facendo, con la pratica e con gli innumerevoli corsi online e webinar dedicati, ma sono ancora molti i nodi da sciogliere, e spesso per farlo bisogna iscriversi a corsi che hanno un costo.

Per quel che riguarda gli strumenti, prima dell’emergenza covid gli insegnanti erano tenuti ad utilizzare i mezzi informatici principalmente solo per il registro elettronico e per la lettura delle circolari, operazioni possibili anche con un semplice smartphone o un tablet da poco prezzo.

La didattica a distanza ha messo in luce la necessità di affrontare l’emergenza con attrezzature adeguate, che prevedono un investimento da parte di molti docenti per poter svolgere le attività didattiche e scolastiche in maniera efficiente e funzionale. Investimento che potrebbe essere fattibile utilizzando la Carta del Docente, mentre invece… non è stato previsto niente più che un modesto aumento delle possibilità di acquisto, mentre persiste la non possibilità di cumulare il bonus oltre i 1000€ (entro il 31 agosto verranno ritirati i 500€ non utilizzati relativi all’a.s. 18/19, sperando che venga di nuovo erogato un bonus per l’a.s. 20/21).

Questo costringe gli insegnanti a scegliere su cosa investire i pochi soldi a loro disposizione, a fronte delle molte spese necessarie da per poter avere la preparazione e gli strumenti adeguati ad affrontare in maniera seria l’insegnamento a distanza. Vista la situazione di emergenza in cui ci siamo trovati, e visto che non abbiamo nessuna certezza di uscirne presto, credo che sarebbe dovuto sostenere gli insegnanti, o quantomeno non rendere tutto più difficile.

Il bonus docenti dovrebbe prevedere le spese per una formazione approfondita e per l’acquisto di strumenti adeguati, tenendo conto delle singole discipline e degli insegnamenti specifici, che richiedono specifici mezzi. Altrimenti, purtroppo, non vinceremo la sfida della didattica a distanza, che resterà improvvisata e, in molti casi, quasi inutile.

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