Bonus Cultura più consistente a chi ha voti alti a scuola. La proposta fa discutere. Floridia: “Il governo si occupa di merito in modo goffo”
Legare il bonus cultura, non solo al limite ISEE, ma anche ai voti a scuola. L’ultima indiscrezione riguardante il nuovo Bonus 18App fa discutere. In merito alla discussione in atto interviene la capogruppo del M5S al Senato, Barbara Floridia.
“La 18app ha l’obiettivo di rendere più fruibile l’accesso alla cultura: i “poco meritevoli” potrebbero averne maggiore bisogno proprio perché si tratta di uno strumento che aiuta i ragazzi che hanno più necessità di stimoli culturali. Se vuole davvero riconoscere il merito agli studenti, il governo dovrebbe semmai aumentare i fondi per le borse di studio anziché virare su queste forme di distrazione di massa”, afferma l’ex sottosegretaria all’Istruzione.
Poi aggiunge: “Quanto al limite ISEE del nucleo familiare a cui appartiene il ragazzo, questo potrebbe anche essere un elemento su cui ragionare per riconoscere il bonus, ma quella dei 25.000 euro è una soglia troppo bassa che taglierebbe fuori l’intero ceto medio ed oltre italiano. La cultura è il principale strumento per abbattere le disuguaglianze, non per crearne di nuove. Questo il governo proprio non riesce a capirlo ed è il motivo per cui quando si accosta a questa tematica lo fa in maniera goffa compiendo solo disastri”.
Bonus 18APP, cosa prevede la misura attualmente
Il bonus cultura 18app consiste in un buono di 500 euro che tutte le ragazze e i ragazzi 18enni e residenti in Italia potranno spendere in cinema, libri, musica, eventi culturali, concerti e corsi di musica e lingua straniera.
I 500 euro possono essere spesi anche per corsi di lingua, di teatro e di musica, per entrare al circo o ai festival culturali.
Per comprare musica registrata, come cd, dvd, vinili o abbonamenti online (qui la spesa di quest’anno è stata di quasi 14 milioni tra online e negozi fisici).
Al momento il bonus a disposizione dei nati nel 2003 è stato speso soprattutto online, per un importo di quasi 96 milioni di euro, mentre fisicamente sono stati impegnati oltre 47 milioni di euro, per un totale di 144 milioni di euro. Ne mancano ancora quasi 90 che, è facile immaginare, andranno via tra regali di Natale e concerti delle feste.
Il 2003 è stato in assoluto l’anno con il maggiore numero di iscritti, ovvero oltre 441 mila ragazzi, e si avvicina solo agli iscritti del 2019 che vedeva il mini-boom di nascite del 2000 con 429 mila iscritti ed un totale di spesa 198.670.903,22 euro.
Meloni: “Approvazione della Legge di Bilancio entro i termini stabiliti”
Intanto sull’approvazione della Legge di Bilancio entro il 31 dicembre rassicura il premier Giorgia Meloni: “Chi evoca l’esercizio provvisorio cerca l’esercizio provvisorio. Per quanto ci riguarda andiamo avanti e mi sento di garantire che ci sarà la legge di bilancio nei tempi previsti”