Bonus carta docente, da 500 a 375 euro: ecco il taglio a cui starebbe pensando il Governo

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Fra le misure contestate delle riforma del reclutamento, attualmente in Senato per le proposte di modifica delle forze politiche, c’è anche quella della carta del docente, che stando alla previsione del testo licenziato dal Governo, dovrebbe subire un taglio nei prossimi anni.

Al comma 9 dell’articolo 44 del decreto legge 36, dedicato al reclutamento e formazione dei docenti, viene specificato che è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023.

Tuttavia, per gli anni dal 2023 al 2026 i costi dell’operazione della Scuola di Alta Formazione sono recuperati mediante i fondi della Missione 4 – Componente 1 – Riforma 2.2 del PNNR, mentre a decorrere dall’anno 2027, mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 123 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, ovvero i 381,137 milioni annui destinati dal 2015 fino ad oggi al finanziamento della carta del docente.

In base a quanto riferiscono fonti sindacali, tra le ipotesi al vaglio il taglio del bonus per la formazione e aggiornamento degli insegnanti di ruolo da 500 euro attuali a 375 euro.

E’ chiaro che si tratta di una ipotesi sia perchè non compare alcun riferimento concreto all’intento della relazione tecnica, sia perché il passaggio in Parlamento della riforma su reclutamento e formazione docenti potrebbe modificare tale previsione alla fine.

Ricordiamo che proprio il taglio della card docenti è stato uno dei temi portati al centro dello sciopero generale dello scorso 30 maggio indetto dalle organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti.

TESTO DECRETO [PDF]

TUTTI GLI EMENDAMENTI PRESENTATI DAI PARTITI [PDF]

DOSSIER [PDF]

RELAZIONE TECNICA [PDF]

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